IL SEN. VACCIANO COINVOLGE IL MINISTERO
Lago di Sabaudia inquinato? Chi dovrebbe controllare? Il caso finisce in Senato
Scorgere montagne di schiuma sulla superficie di un lago, come è accaduto recentemente al Lago di Paola a Sabaudia nel Parco Nazionale del Circeo, è spia di una sicura presenza di sostanze inquinanti. Tutto questo nonostante il lago goda delle tutele di numerose disposizioni normative, primo tra tutti il Piano per il parco, dove si parla addirittura della “questione specifica del Lago di Paola”, con la quale lo stesso Ente Parco ammette la presenza di un inquinamento derivante dalle attività antropiche, soprattutto dall’agricoltura. Nei campi circostanti al lago all’interno del Parco, infatti, sono presenti coltivazioni sui terreni categorizzati come “Aree di protezione” nei quali, invece, dovrebbe essere praticata solo agricoltura di tipo biologico, come prescritto dalla norma nazionale risalente agli anni ‘90, per la quale nessun ente territoriale ha posto ancora le basi per una riconversione obbligata. Altro problema sono gli scarichi non allacciati alla fognatura circumlacuale, ultimata dal Comune di Sabaudia negli scorsi anni, che comportano lo scarico dei reflui e delle acque nere per dispersione sui terreni o direttamente.
Chi dovrebbe controllare? L'Arpa ha a disposizione ben tre pozzi di monitoraggio nel solo Lago di Paola, è possibile che da quei punti di prelievo non sia risultato alcun valore anomalo riferibile a fitofarmaci, tensioattivi, nitrati o peggio? E Acqualatina ha proceduto con i controlli degli allacci alla fognatura nel Comune di Sabaudia?
La natura privata di questo bene (il lago appartiene infatti alla famiglia Scalfati) non ostacola, di fatto, la responsabilità per la tutela in capo all’Ente Parco, e quindi non del privato.
Questi sono i motivi per cui il Senatore di Latina Giuseppe Vacciano, in una interrogazione, ha richiesto l’intervento del Ministro dell’ambiente invocando la legge quadro sulle aree protette che prevede l’intervento proprio del Ministero “in caso di necessità ed urgenza” per prescrivere “le modalità di attuazione di lavori ed opere idonei a salvaguardare l'integrità dei luoghi e dell'ambiente naturale”, coinvolgendo tutti gli enti amministrativi locali di riferimento (Regione, Provincia, Sindaci delle quattro province che affacciano sul Parco, Arpa Lazio) e Acqualatina “per porre fine all’atteggiamento di inerzia che sta causando gravi danni al Lago di Paola e al Parco Nazionale del Circeo tutto”.
Trovo allucinante che esistano ville e case prospicienti il lago con i pozzi neri, e non, a dispersione!!!
Cosa vietata ovunque, anche nelle zone collinari o di montagna dove, data l'altitudine, prima di arrivare in falda ci sono centinaia di metri, di solito, salvo eccezioni particolari in cui esistono falde di acque sorgive.
Torno a notare come in questo Paese tanti Enti abbiano responsabilità parcellizzate su uno stesso territorio, con il risultato che c'è sempre un modo per rimpallarsi le responsabilità del mancato rispetto delle Leggi.
Rita Coltellese *** Scrivere: Le Leggi e le Regole salvaguardano il Territorio
Rita Coltellese *** Scrivere: Lago di Paola e pozzi a dispersione delle ville sulle dune
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