Nonostante la propaganda infondata del giornalismo corrente e nonostante le grida altrettanto infondate contro la Riforma del Governo Renzi sulla cosiddetta Buona Scuola da parte dei partiti e di certi sindacati, la Legge 107/2015 è una buona legge.
A furia di urlare contro l'insensata immagine del "Preside Sceriffo", nei decreti attuativi pare che abbiano subordinato le scelte del povero Dirigente Scolastico, non più Preside che faceva ben altra bella vita, a delibera approvativa del Collegio Docenti prima di chiamare questo o quel docente per chiamata diretta.
Al povero Dirigente Scolastico sai che gliene cale di chiamare questo o quello? Questo del dover riunire il Collegio Docenti per sottoporre il curriculum del chiamato alla sua approvazione è solo un altro adempimento in più fra le migliaia che la follia Ministeriale ha scaraventato sulle spalle di un'unica persona reggente uno o più Istituti Scolastici.
Se io fossi un Dirigente Scolastico, per legittima difesa, me ne strafregherei di scegliere un buon docente per tirare su l'immagine della Scuola, dovendo convocare all'uopo ogni volta un Collegio Docenti in più, oltre tutto il resto che mi obbligano a fare!
Ricordo che il mio Preside se ne stava seraficamente nel suo studio, con un bel tappeto persiano a circondare la sua scrivania e per entrare nella sua stanza i professori dovevano chiedere udienza.
Scordatevi un simile regale ruolo per il povero Dirigente Scolastico! Oggi tutti vogliono tutto, hanno diritto a tutto e il Dirigente Scolastico è colpevole di tutto a priori!
Non sono apocalittica, sono sarcastica, perché quel che avviene ai circa 7000 Dirigenti Scolastici italiani non rasenta la follia: è FOLLIA!
La Legge 107/2015 non ha regalato niente ai Dirigenti Scolastici ma non è neppure la causa della vigente FOLLIA.
La FOLLIA è dovuta ad una legge precedente: il Decreto Legislativo n. 81/2008, che costituisce il Testo Unico per la sicurezza sul Lavoro, che altro non è che la Legge 626/1994 aggiornata.
Va tutto bene, tranne che è applicata ai Dirigenti Scolastici come a qualsiasi altro datore di lavoro pubblico o privato.
Ora, non bisogna essere un esperto di Diritto per capire che, per dare una Responsabilità Penale ad una figura fisica, devi dare anche gli strumenti giuridicamente reali perché questa persona fisica possa discernere fra infrangere la legge a suo rischio e pericolo o se adottare tutti i provvedimenti per non infrangerla.
La figura del Dirigente Scolastico, istituita con Art. 21 legge 15 marzo 1997 e n. 59 del regolamento emanato con DPR 8 marzo 1999 n. 275, ha di sbagliato che NON HA GLI STRUMENTI PER EVITARE DI FINIRE NEL PENALE PER QUEL CHE ATTIENE LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO, responsabilità che le leggi istitutive di questa figura dirigenziale mettono in capo ad essa.
Persino una banale e veloce ricerca su Wikipedia lo dice:
Il dirigente in materia di sicurezza, assume il ruolo e i compiti che la legge assegna al datore del lavoro. Tuttavia non può intervenire direttamente, con interventi strutturali, sugli edifici, in quanto questi rimangono di competenza degli Enti Locali.
Come è dunque possibile che di fronte ad un incidente causato da inadempienze degli Enti Locali preposti (Comuni e Province) la responsabilità penale ricada sulla figura del Dirigente Scolastico?
E' un orrore giuridico e, a mio modesto avviso, lede i Diritti Costituzionali del cittadino Dirigente Scolastico.
E' come dire, estremizzando, che se uno accoltella una persona ne risponde chi ha assistito impotente al gesto criminale senza poter intervenire, finendo in galera per omicidio, mentre l'accoltellatore ha una pena inferiore.
Non sembri esagerato il paragone perché nei fatti è così.
L'incapacità della Giustizia ha portato negli ultimi 20 anni, almeno, ad un rimedio che è peggio del male: per ogni piccola cosa è stata fatta una legge invece di leggere bene quelle esistenti e, soprattutto, applicarle. Da questa irresponsabilità collettiva ne scaturisce una Giustizia che NON E' PIU' TALE, questa è la netta sensazione percepita dal cittadino. E questo in tutti i campi.
Ma nel campo importantissimo della Scuola questo fenomeno di FOLLIA della giustizia ha raggiunto limiti insopportabili di cui chi governa DEVE farsi carico. Non si può, giacché sono solo 7000 circa, lasciare all'arbitrio di una magistratura che sentenzia in modo folle i Dirigenti Scolastici. Circa 7000 che votano sono pochi per la politica e per i sindacati poche tessere! Ma non siamo in una Repubblica Democratica che dovrebbe difendere le minoranze?
A questo punto è il caso che io porti alcuni esempi pratici di questa allucinante situazione tutta italiana: l'ultimo in ordine di tempo, ma purtroppo non l'unico, riguarda la Prof.ssa Franca Principe, Dirigente Scolastico di un Istituto di Scuola Secondaria Superiore di Sapri, provincia di Salerno.
Da: Il Mattino
Studente precipitò e si ferì al liceo
La Legge 107/2015 non ha regalato niente ai Dirigenti Scolastici ma non è neppure la causa della vigente FOLLIA.
La FOLLIA è dovuta ad una legge precedente: il Decreto Legislativo n. 81/2008, che costituisce il Testo Unico per la sicurezza sul Lavoro, che altro non è che la Legge 626/1994 aggiornata.
Va tutto bene, tranne che è applicata ai Dirigenti Scolastici come a qualsiasi altro datore di lavoro pubblico o privato.
Ora, non bisogna essere un esperto di Diritto per capire che, per dare una Responsabilità Penale ad una figura fisica, devi dare anche gli strumenti giuridicamente reali perché questa persona fisica possa discernere fra infrangere la legge a suo rischio e pericolo o se adottare tutti i provvedimenti per non infrangerla.
La figura del Dirigente Scolastico, istituita con Art. 21 legge 15 marzo 1997 e n. 59 del regolamento emanato con DPR 8 marzo 1999 n. 275, ha di sbagliato che NON HA GLI STRUMENTI PER EVITARE DI FINIRE NEL PENALE PER QUEL CHE ATTIENE LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO, responsabilità che le leggi istitutive di questa figura dirigenziale mettono in capo ad essa.
Persino una banale e veloce ricerca su Wikipedia lo dice:
Il dirigente in materia di sicurezza, assume il ruolo e i compiti che la legge assegna al datore del lavoro. Tuttavia non può intervenire direttamente, con interventi strutturali, sugli edifici, in quanto questi rimangono di competenza degli Enti Locali.
Come è dunque possibile che di fronte ad un incidente causato da inadempienze degli Enti Locali preposti (Comuni e Province) la responsabilità penale ricada sulla figura del Dirigente Scolastico?
E' un orrore giuridico e, a mio modesto avviso, lede i Diritti Costituzionali del cittadino Dirigente Scolastico.
E' come dire, estremizzando, che se uno accoltella una persona ne risponde chi ha assistito impotente al gesto criminale senza poter intervenire, finendo in galera per omicidio, mentre l'accoltellatore ha una pena inferiore.
Non sembri esagerato il paragone perché nei fatti è così.
L'incapacità della Giustizia ha portato negli ultimi 20 anni, almeno, ad un rimedio che è peggio del male: per ogni piccola cosa è stata fatta una legge invece di leggere bene quelle esistenti e, soprattutto, applicarle. Da questa irresponsabilità collettiva ne scaturisce una Giustizia che NON E' PIU' TALE, questa è la netta sensazione percepita dal cittadino. E questo in tutti i campi.
Ma nel campo importantissimo della Scuola questo fenomeno di FOLLIA della giustizia ha raggiunto limiti insopportabili di cui chi governa DEVE farsi carico. Non si può, giacché sono solo 7000 circa, lasciare all'arbitrio di una magistratura che sentenzia in modo folle i Dirigenti Scolastici. Circa 7000 che votano sono pochi per la politica e per i sindacati poche tessere! Ma non siamo in una Repubblica Democratica che dovrebbe difendere le minoranze?
Il Dirigente Scolastico, dunque, è responsabile del luogo di lavoro Scuola essendo giuridicamente considerato Datore di Lavoro. In realtà egli non è il datore di lavoro dei circa, do' un numero necessariamente medio, 150 dipendenti, fra professori, maestri e bidelli, essendo il loro datore di lavoro il Ministero, dato che è il Tesoro che paga i loro stipendi.
Ed ecco le contraddizioni che rendono spuria tutta la faccenda: i Dirigenti Scolastici firmano i contratti per conto del MIUR.
Gli studenti sono considerati come i lavoratori della cui incolumità il Datore di Lavoro - Dirigente Scolastico è responsabile.
Quali strumenti ha a questo punto il Dirigente Scolastico per non finire in galera in caso di incidente all'interno o in prossimità dell'edificio scolastico che dirige?
Fra i suoi obblighi egli deve adottare entro 90 giorni dal suo insediamento il Piano di Emergenza:
Che cos'è un piano di emergenza delle scuole e chi lo deve predisporre?
Il piano di emergenza è contenuto nel documento di valutazione dei rischi ed è uno strumento operativo che deve essere predisposto in ogni scuola ad opera del Dirigente Scolastico.
E' obbligatorio (D.M. 26/8/92) e ha lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente e gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall'edificio scolastico.
Attraverso questo documento si devono perseguire i seguenti obiettivi:
- indicare le procedure da seguire per evitare l'insorgere di un'emergenza;
- affrontare l'emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare la situazione in condizione di normalità;
- prevenire situazioni di confusione e di panico;
- pianificare le azioni necessarie a proteggere le persone sia all'interno che all'esterno dell'edificio;
- assicurare, se necessario, un'evacuazione facile, rapida e sicura.
A questo punto è il caso che io porti alcuni esempi pratici di questa allucinante situazione tutta italiana: l'ultimo in ordine di tempo, ma purtroppo non l'unico, riguarda la Prof.ssa Franca Principe, Dirigente Scolastico di un Istituto di Scuola Secondaria Superiore di Sapri, provincia di Salerno.
Da: Il Mattino
Studente precipitò e si ferì al liceo
condannati preside e tecnico
di Antonietta Nicodemo Mercoledì 17 Maggio 2017, 07:45
SAPRI - A cinque anni e dieci mesi dall’episodio in cui rischiò di perdere la vita Nicolò De Luca di Torre Orsaia, all’epoca studente liceale, arriva la sentenza di primo grado sui fatti che si consumarono nel polo liceale «Carlo Pisacane» di Sapri. Il Tribunale di Lagonegro ieri pomeriggio ha condannato ad un mese di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, e al risarcimento dei danni per lesioni colpose e gravi: il dirigente scolastico Franca Principe e l’allora responsabile della sicurezza scolastica, l’ingegnere Nicola Iannuzzi. Assolto da ogni accusa l’ingegnere Lorenzo Criscuolo, all’epoca dirigente del settore edilizia scolastica della Provincia.
Il risarcimento dovrà essere quantificato davanti ad un tribunale civile, intanto i due imputati condannati dovranno liquidare immediatamente alla famiglia De Luca quindicimila euro come anticipo del risarcimento dei danni subiti da Nicolò, oggi studente di giurisprudenza a Roma. I giudici si sono riservati di depositare le motivazioni entro novanta giorni. L’episodio finito sotto processo risale al 7 luglio 2011 e si verificò mentre erano in corso gli esami di maturità.
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