Non sono riusciti a trovare niente quindi archiviano con l'ipotesi minima che, però, appare, per vari fatti, inverosimile, fra questi il fatto che la finestra da cui, secondo chi archivia, è "caduto" ha un davanzale da terra alto più di un metro, inoltre per raggiungerla il giovane ha percorso un lungo corridoio per raggiungere la stanza dove quella sera avrebbe dovuto dormire e che aveva lasciato per il compagno che doveva ricevere una compagna, spostandosi in un'altra e adattandosi a dormire in un letto matrimoniale in mezzo a due compagni, che ha scavalcato per uscire quando si è sentito male di intestino, stranamente però non è entrato in bagno, ma ha lasciato le sue feci lungo il corridoio. Uno smarrimento mentale ben strano per un poco di alcool che, in gran parte, aveva ancora nello stomaco, dato che nel sangue ne hanno trovato poco.
Da: Corriere Adriatico
PADOVA - Adesso le analisi parlano chiaro. Domenico Murantonio aveva bevuto molto la notte dal 9 al 10 maggio, prima di volare dal quinto piano dell’Hotel Da Vinci di Milano.
Forse avevano bevuto molto anche i suoi compagni di camera, maturandi del liceo Nievo in gita all’Expo. Nello stomaco del diciannovenne padovano sono stati trovati 3,27 grammi di alcol ancor da smaltire. Quindi, aveva appena bevuto prima di volare nel vuoto. Un grammo era nel sangue e anche nelle urine c’erano tracce di alcol smaltito. Il paragone va fatto con i limiti di alcol per la guida, che sono di 0,5. Insomma, quella notte si era bevuto molto.
In gita scolastica non si beve da soli. E nel corridoio del quinto piano, dove sono state trovate le tracce di Domenico, non c’erano bottiglie di alcol. La bottiglia era in camera.
Rita Coltellese *** Scrivere: Il Giallo rimane sulla triste fine di Domenico
Rita Coltellese *** Scrivere: Non dimentichiamo Domenico
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