Incendio grattacielo Londra
di Luigi Ippolito, corrispondente
Gli esperti di sicurezza hanno infatti notato la rapidità con cui le fiamme si sono propagate lungo la facciata, costruita soprattutto per ragioni estetiche, per scimmiottare gli scintillanti grattacieli della City (senza averne la qualità). Se installato correttamente, però, il rivestimento avrebbe dovuto resistere meglio: ma se vi fossero state aperture dovute a ventole o tubi sarebbe stato facile preda del fuoco, grazie a un «effetto camino» che avrebbe aspirato e diffuso il fuoco.L’inchiesta dovrà tenere conto anche dei tubi del gas collocati nella tromba delle scale in seguito alla ristrutturazione. A questo proposito erano stati già sollevati dubbi, ma la proprietà aveva garantito che sarebbero stati incapsulati in materiale a prova di fuoco. Eppure i pompieri hanno detto che non sono riusciti a domare le fiamme fino a quando non hanno isolato una conduttura del gas scoppiata.
Un grosso punto interrogativo è rappresentato dai sistemi di allarme e dalle procedure di sicurezza. Testimoni sentiti dal Corriere il giorno della tragedia hanno affermato di non aver sentito il suono degli allarmi e che in passato erano stati distribuiti volantini ai residenti che spiegavano che in caso di incendio bisognava restare negli appartamenti. Ma questa procedura ha senso in grattacieli costruiti a compartimenti stagni con porte antincendio: e non sembra essere stato il caso della Grenfell Tower, che mancava inoltre di scale esterne per l’evacuazione e di un sistema di estintori automatici.
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