Per chi ha avuto la pazienza di leggerli sarà evidente che Matteo Renzi aveva i suoi "fedelissimi" e il Movimento 5 Stelle era sempre lì a sottolinearlo...
Certo, ormai sappiamo tutti che questo è un Paese senza speranza proprio perché, insieme a mille mali cronici, ha anche quello di deprimere eccellenze di onestà, preparazione professionale e spiccato senso del dovere, e mettere in posti di prestigio gli "amici" e "gli amici degli amici", anche piegando a proprio favore Leggi e Regolamenti.
Manzione consigliere di Stato. La nomina aggira il limite di età: Scelta la fedelissima di Renzi. Il limite minimo per accedere senza concorso è fissato in 55 anni, lei ne ha 53
Dunque Matteo Renzi non era immune dalla sindrome da "accerchiamento nemico", che ha indotto la rappresentante del Movimento 5 Stelle, che ha conquistato il seggio di Sindaco della Capitale, a circondarsi di "fedelissimi" quali Muraro, Marra e Romeo, con i risultati di cui si sta ora occupando la Magistratura ordinaria.
Raffaele Marra senza barba
Personalmente NON HO MAI PORTATO IL CERVELLO ALL'AMMASSO, l'ho già scritto e lo ripeto, e detesto i partigiani, quelli che si ostinano a vedere il "buono e bello" solo da una parte e alle critiche rispondono in modo immaturo "ma gli avversari fanno peggio".
Raggi con la Muraro, consulente per la mondezza da più di un decennio a prebende milionarie. Di certo sul mercato deve essere difficile trovare consulenti, tipo Ingegneri Ambientali, per dare una così duratura e corposa consulenza alla "preziosa" Muraro e perché Raggi se la sia convintamente tenuta.
Quello che dovrebbe interessare a tutti è il bene dell'Italia, invece di guerreggiare cercando di volta in volta "la trave nell'occhio dell'altro". Ma così non è: e l'Italia continua ad andare a fondo.
Una informazione confusa, elusiva, di parte, non aiuta, e la gente pensa di sapere e invece non si accorge di essere immersa in una nebulosa ignoranza delle Leggi, che consente, a chi ha il timone del Paese, di fare come gli pare.
E' vero, non si possono conoscere tutte le Leggi che governano questo Paese nei vari campi. Ma ci si può informare di volta in volta per capire di più e oggi Internet è uno strumento formidabile.
Bisogna partire dal testo Costituzionale e riflettere sui punti, di volta in volta, frutto di notizie gettate lì, senza approfondimento, che faccia capire come stanno realmente le cose per farsi un'opinione.
Il dettato Costituzionale, ad esempio, che consente ai deputati e senatori eletti di non avere vincolo di mandato, nato per lasciare libertà di coscienza a chi deve votare le leggi, è degenerato nella vendita del voto in Aula, dati i tempi di degrado morale che viviamo, e di questo abbiamo avuto prova non solo dal numero dei voti per un certo provvedimento, ma anche da plateali passaggi da un gruppo politico ad un altro, fino al ributtante filmato, mandato in onda dalle televisioni, in cui un soggetto come Razzi diceva in modo viscido, a chi nascostamente lo registrava, "che qui è un mercato, ma chi se ne frega, qui ognuno pensa alla pagnotta e ai soldi", confessando senza remore morali quella che era la sua condotta.
Da "Il Fatto Quotidiano"
“Berlusconi? Che me ne fregava? Chi c’era c’era, o lui o un altro era uguale. Era l’arcinemico di Di Pietro? Ma che cazzo me ne frega, mica stavo guardando ‘ste cose. L’importante era andare avanti, non potevo perdere il posto di lavoro“. Sono le parole del senatore di Forza Italia, Antonio Razzi, che, a La Zanzara (Radio24), racconta finalmente la verità sul suo passaggio dall’Italia dei Valori al centrodestra nel dicembre 2010. “Secondo voi, dovevo votare per andare a casa?” – continua il parlamentare – “E poi chi me lo dava da magna’ fino a 65 anni? Dovevo vivere. Io nella mia vita ho sempre pensato agli altri, perché sono una persona sin troppo buona e me lo dice sempre mia moglie. Aiuto sempre tutti e una volta tanto ho pensato a me. Quello che ho detto a telecamere nascoste (all’ex deputato dell’Idv Francesco Barbato, ndr) è la verità. Tutti pensano ai cazzi loro, una volta tanto ho pensato ai cazzi miei“. E spiega: “All’età di 62 anni in Svizzera ti devi licenziare e quindi non avrei avuto più nessun lavoro. Io devo votare per non lavorare più? Oh, e mica sono scemo! Io non volevo andare a casa, perché c’avevo da pagare il famoso mutuo che ora, grazie al Signore, ho finito. E meno male! Altrimenti che me magnavo, i ‘matuni’ della casa (i mattoni della casa, ndr)? Ma chi non l’avrebbe fatto?”. Razzi, che è stato prosciolto da ogni accusa assieme all’altro transfuga dell’Idv, Domenico Scilipoti, precisa: “Il magistrato mi ha detto che non ho commesso nessun reato. E io gli ho risposto: ‘A me mi puoi anche arrestare, così almeno in carcere magno gratis’. Qualsiasi cittadino, in tutto il mondo, avrebbe fatto lo stesso. Chi vota per non lavorare più? Io dovevo votare per andare a casa e per non lavorare più?”
Allora è o non è il caso di cambiare questa perfetta Costituzione che dati i tempi non funziona più?
Questo è un esempio.
Chi ha votato NO contro Renzi al referendum (io non sono andata a votare) non ha pensato minimamente alle implicazioni sulla Costituzione e Renzi ha comunque sbagliato a non spacchettare i quesiti e a non formularli nel modo più chiaro possibile, eliminando quello che, ormai, alla realtà dei fatti, non è più sostenibile.
Non sono sostenibili le Province, oppure bisogna farle funzionare meglio, non è sostenibile il senza vincolo di mandato, non è sostenibile il numero dei mantenuti nelle due Camere, bastava ridurre il numero dei rappresentanti in entrambe, più che eliminare un siffatto Senato per crearne un altro peggiore... E agli Italiani bisogna presentare domandina per domandina, altrimenti non capiscono...
E che dire di come è organizzata la macchina dello Stato?
Chi ha dovuto studiare Leggi su Leggi per diventare Dirigente dello Stato (ma di serie B quanto a responsabilità inversamente proporzionali alla retribuzione bassa, perché in Italia esiste invece il Dirigente burocrate dei Ministeri di serie A), mi dice che la Legge Brunetta sulla Pubblica Amministrazione ha molti aspetti buoni per il giusto funzionamento. Il male è che non sempre le Leggi buone vengono applicate. Ora ci sta provando la Madia. Ci riuscirà? Ai posteri l'ardua sentenza.
Mentre la disoccupazione della giovane generazione è giunta al 40%, i folli o stupidi giornalisti continuano a definire biechi truffatori dello stipendio statale "furbetti del cartellino", una definizione che fa pensare a simpatici buontemponi che fanno scherzetti! Scherzi di milioni di euro di ricchezza dello Stato che finiscono nelle tasche di nullafacenti che, in modo immorale, ritengono giusto che gli spetti di diritto uno stipendio per farsi i cavoli propri. Sopra di loro altrettanto immorali responsabili delle presenze che fingono di cadere dal pero perché nulla sapevano!
Nessuno paga. Il responsabile delle presenze dovrebbe andare in galera insieme al truffatore di turno e pagare per la sua irresponsabilità. Qui sotto un raro caso di Giustizia:
Maria Vittoria Pepe, ex vicesindaco e assessore della giunta Baisi, "furbetta del cartellino" di Tivoli è stata condannata per truffa aggravata ai danni della Asl Roma5 (ex RmG).
la condanna e i dettagli della storia sul settimanale Tiburno in edicola da martedì 5 luglio 2016
Questa mancanza totale di Giustizia ha creato un rilassamento dei costumi in molti e una totale sfiducia in quasi tutti.
Dopo innumerevoli raccolte firme di varie Associazioni si è ottenuto che venisse istituito il reato di Omicidio Stradale. I detrattori dicono che, essendoci l'arresto in flagranza di reato, si è ingenerata la fuga di chi ha provocato l'incidente e l'omissone di soccorso. Non è vero: accadeva anche prima dell'istituzione di questo nuovo reato. E il recente fatto di sangue di Vasto dimostra che l'assassinato dal marito della sua vittima a colpi di pistola non era stato arrestato affatto in flagranza di reato, perché si era fermato e aveva chiamato i soccorsi. L'accertamento tecnico successivo sulle cause dell'incidente ha evidenziato poi che egli era passato con il rosso, e dunque la morte della giovane moglie di colui che oggi è diventato un assassino gli è addebitabile per non aver rispettato le regole del Codice della Strada. Se fosse stato anche alterato da alcool o droga la pena sarebbe stata più alta e, probabilmente, ci sarebbe stato l'arresto. Ma la giustizia lenta ha fatto sì che il cittadino ferito nell'anima e sfiduciato si sia fatto Giustizia da sé.
Leggi giuste non applicate bene e per tempo.
Questo è un altro aspetto che grida necessità di cambiamento.
E che dire della Responsabilità delle competenze? Troppo frammentata in troppe Istituzioni e dunque o nessuna Giustizia o il solito capro espiatorio come avveniva nelle società tribali!
Stiamo regredendo dal civile al tribale.
Sono i casi eclatanti che portano alla luce ogni volta questo carente andazzo: recentissimo il caso del Resort Rigopiano. Tutti chiamati in causa cercando la colpa: Comune, Provincia, Protezione Civile e sue dotazioni spazzaneve, ecc. ecc. ecc..
Infine la prostituzione che si esercita in pieno giorno sulle strade d'Italia e che costringe chi è civile e i bambini che passano in auto con le proprie famiglie ad assistere a scene oscene di nudità e gesti triviali. Non dovremmo, noi cittadini civili che paghiamo le tasse, essere protetti anche da queste brutture?
Queste sono le strade d'Italia
Renzi ha depenalizzato persino gli atti osceni in luogo pubblico!
La prostituzione già non era reato... dunque bordelli a cielo aperto!
Non credo proprio che la senatrice Merlin nel 1957 si prefiggesse questo risultato e se fosse qui oggi sarebbe costernata nel vedere la degenerazione seguita negli anni dopo una Legge giusta.
Anche di questo ai parlamentari, che disertano l'Aula quando parla Padoan di cose importanti e gravi, non gliene frega niente: come Razzi.
(lapresse) 3 febbraio 2017 Al Senato per parlare di deficit e del botta e risposta con Bruxelles, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha tenuto il suo discorso di fronte a un'aula quasi vuota. Solo quattordici senatori, circondati dalle sedie vuote, hanno ascoltato le parole del ministro. (La Repubblica.it)Siamo in balia di irresponsabili che litigano fra loro per la poltrona. Non sappiamo per chi votare. La sfiducia è massima e lascia spazio a pensieri di dietrologia di ogni tipo. A me recentemente se ne è affacciato uno su MPS salvata due volte! La prima imponendoci un governo con delle menzogne, la seconda levandoci tanti miliardi di più. Questa Banca è stata il bancomat dei Partiti, non bastando la truffaldina ed antireferendaria legge sui "Rimborsi elettorali". Usano i nostri soldi per tamponare senza nemmeno dirci a chi li hanno dati questi "crediti non esigibili" e a richiesta di alcuni hanno stiticamente tirato fuori dei nomi: De Benedetti, Marcegaglia... Vendessero le loro lussuose dimore, i loro yacht, i loro gioielli, quello che c...o gli pare e restituissero il maltolto! Si continua a fare i propri comodi con i soldi di noi contribuenti! |
Ebbene ho pensato a Giulio Occhionero ben rinchiuso in carcere e al fatto che è stato per due anni nel Comitato per gli Investimenti di MPS: non sarà che tanta solerzia di giustizia, in un Paese molto carente in tal senso, sia dovuta a chiudergli la bocca per qualcosa che ha visto in quei due anni?
E' un pensiero inquietante, ma non tanto peregrino...
Ma quale democrazia?! Quale?! Noi siamo polli in batteria da rimbambire di chiacchiere di TV e giornali, da spremere fino allo spasimo, da privare subdolamente dei più elementari diritti: primo fra tutti la decenza delle nostre città!