Manchester, attentato kamikaze al concerto di Ariana Grande: 22 morti e 59 feriti
Secondo la polizia, ad agire è stato un solo attentatore. La premier Theresa May: "Atto orribile". Tra le vittime ci sono anche bambini
Se la Gran Bretagna, uscendo dall'UE, pensava di tirarsi fuori dai guai delle quote migranti ovviamente si sbagliava, giacché il Cavallo di Troia l'ha già dentro le mura.
E non è l'unica, come ha dimostrato anche il Belgio.
Pagano il fio del loro sfrenato colonialismo? Può darsi. Noi, accusati del colonialismo fascista, abbiamo meno persone assorbite dal canale coloniale essendo stati in pochi Stati e per un periodo minore. Ora stiamo provvedendo portando il Cavallo di Troia coscientemente dentro le mura. Come i troiani, quelli che hanno fatto la marcia di Milano, si illudono che le masse che arrivano dall'Africa sono un dono degli Dei. L'Italia ne verrà distrutta e impoverita come Troia fu messa a ferro e fuoco.
Marcia di Milano in favore dei migranti |
Nel 1978, girando per Marsiglia, fui colpita dalla massiccia presenza araba. Anche mio marito era restio a girare oltre le dieci di sera. Dopo quell'ora si vedevano pochi francesi e molti arabi. Una volta assistemmo alle grida di una donna che litigava in mezzo alla strada semideserta con due uomini. Era un'atmosfera che allora non si viveva in nessuna città italiana. Certo qui avevamo il terrorismo rosso e le stragi nere, un male interno. Ma i francesi avevano la conseguenza del loro colonialismo in Algeria che aveva importato una grossa componente araba.
La Gran Bretagna ha importato di tutto con il suo Commonwealth e, come si è visto in Belgio e in Francia, non basta poi nascere lì, quando le radici culturali restano altrove.
Manchester è una città che ha problemi suoi, nel 2000 ho visto il vomito sui marciapiedi davanti ai Pub dove la gente già all'ora di pranzo beveva fino a star male; la sera, all'ora di cena, un collega di mio marito, con cui stavamo raggiungendo il ristorante in pieno centro della città, veniva abbordato da una prostituta, con evidenti segni del sarcoma di Kaposi sul viso, mentre la mattina avevo assistito, nel medesimo centro città, al degrado di una bella e giovane fanciulla sdraiata in terra, non so se ubriaca o altro, nell'assoluta indifferenza dei passanti. Immagini di pochi giorni di permanenza che mostravano un degrado che ancora nelle nostre città non si vedeva. Oggi, dopo 17 anni, ci siamo adeguati.