Caso Yara, i genetisti: “Manca il dna mitocondriale di Bossetti? Ecco perché”
La deposizione del professor Previderè ha chiarito ogni dubbio riguardo il dna ritrovato su slip e leggins della tredicenne di Brembate: "Praticamente impossibile non sia quello dell'imputato"
Come ipotizzato alla vigilia, la deposizione del professor Carlo Previderè ha chiarito ogni dubbio riguardo il dna ritrovato su slip e leggins di Yara Gambirasio. Il genetista che con le sue analisi ha scovato Massimo Giuseppe Bossetti, ha illustrato dettagliatamente i motivi per cui quel dna nucleare non può essere che quello del carpentiere di Mapello. E ha anche fornito una spiegazione sulla mancanza di quello mitocondriale.
Il professor Previderè dell’Università di Pavia e la sua assistente Pierangela Grignani, gli esperti che il 13 giugno 2014 arrivarono a Bossetti con l’analisi del dna nucleare ritrovato sul cadavere, dopo aver stabilito il rapporto di maternità tra Ester Arzuffi e Ignoto 1. Gli stessi che analizzarono poi il campione estratto dal boccaglio dell’etilometro nel finto controllo stradale a cui fu sottoposto il carpentiere il 15 giugno. Dal quale poi, il giorno successivo, scaturì l’arresto nel cantiere di Seriate.
"La possibilità di trovare un uomo con le medesime caratteristiche di Ignoto 1 è di una su 233 per 10 alla ventisettesima – ha spiegato Previderè – . Solo se ci fossero 330 milioni di miliardi di pianeti popolati da 7 miliardi di abitanti come è la Terra potrebbe essere scovata una persona con lo stesso dna. Praticamente è più che impossibile".
"Sull’assenza del dna mitocondriale nelle tracce ritrovate su slip e leggins – ha proseguito – c’è da dire che il numero di mitocondri è assai variabile e soggettivo. In una stessa persona muta a seconda dei tessuti analizzati, siano essi, ad esempio, sangue o capelli.
In caso di tracce miste, come quella esaminata, cioè con dna di Bossetti mischiato a quello di Yara, sussiste il rischio di false esclusioni".
La testimonianza strettamente tecnica de professor Giorgio Casali, nel pomeriggio, ha chiarito ancora di più questo punto: "La mancata corrispondenza tra il dna nucleare e quello mitocondriale, nelle tracce ritrovate su slip e leggins, che a Bossetti non apparteneva, può essere dovuta a eteroplasmia, ovvero la possibilità che un individuo abbia, anche nella stessa cella, due genomi mitocondriali diversi. Entrambi i mitocondriali apparterrebbero quindi alla vittima".
Sugli slip e i leggings della ragazza i carabinieri del Ris identificarono alcune tracce biologiche che potevano appartenere all’assassino, e iniziò quindi un’indagine che ha pochi precedenti nel nostro Paese: vennero prelevati migliaia di campioni di Dna tra gli abitanti della zona, e il cerchio iniziò a stringersi intorno al killer.
Da: Cronacaedossier.it
Magazine di giornalismo forense
Dott.ssa Marina Baldi - Genetista |
Come sia possibile che non vi sia questa presenza. «Io propendo per un problema di laboratorio, che comunque non inficia l’identificazione che si ottiene con il Dna nucleare. Il perché sia avvenuta questa anomalia è una curiosità squisitamente accademica, che non ha rilevanza probatoria, anche perché fino ad ora il ruolo del Dna mitocondriale non è mai stato considerato dirimente dal punto di vista forense
La Cellula umana in immagini semplificate per chi non ha alcuna cultura scientifica:
Lungi da me dal voler fare una lezione di biologia (ho dato solo esami universitari di Biologia Generale con elementi di Zoologia, Microbiologia, Chimica Biologica, Chimica Generale con elementi di Chimica Organica e studiato l'esame, ma non dato, di Istologia, del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, inoltre molto tempo fa, dunque tutte le belle cose che un tempo avevo chiarissime nella memoria oggi sono sfumate nel ricordo, ma non tanto da non capire le castronerie che gente ignorante totalmente dice e scrive sull'argomento nei commenti sotto gli articoli di giornale o su facebook .
Questa immagine è schematica di come è fatta la cellula umana e animale in generale ed in essa sono evidenziati i corpuscoli che contiene.
E' inutile spiegare a chi è totalmente digiuno di un qualsiasi studio metodico, che consente di capire veramente i fenomeni, cosa sono tutti i corpuscoli e la loro funzione. Studiare non è come leggere e basta, come tanti ignoranti presuntuosi credono, convinti di capire tutto senza fatica. Studiare vuol dire leggere i fenomeni, rileggerli punto per punto, cercando di capire e là dove non si capisce riflettere, pensare, fare ricerche, chiedere lumi a chi ha il titolo di Professore.
Dunque, per non scrivere, scusate, stronzate, sul caso Bossetti, guardate lo schema: al centro c'è il nucleo, è lì che sta concentrata la lunghissima molecola del DNA. In essa ci sta scritta tutta l'informazione genetica dell'individuo a cui la cellula appartiene. Lì e solo lì. Il DNA è fatto di un doppio filamento di una sequenza di basi puriniche e pirimidiniche complementari, vuol dire che ad esempio se su un filamento ho la base citosina, sull'altro ho sempre la base guanina. E questa complementarietà consente la duplicazione genetica del DNA, ma non certo la "sua sintesi per creare un DNA fasullo", bensì è la base della riproduzione umana (e animale) che consente la trasmissione del patrimonio genetico. E' inutile cercare di spiegare cos'è una base, anche se scrivessi che è una molecola, chi ignora totalmente la Scienza non distingue addirittura il significato della parola e lo confonde con la cellula . Ci vorrebbe l'umiltà di capire che certe cose si demandano agli esperti perché non sono comprensibili senza studio, tanto studio scientifico, partendo dalle basi, (non le basi azotate del DNA), ma in questo caso le basi di studio e di comprensione di come è fatta la vita biologica e come essa funziona.
Il nucleo, dove si trova la molecola spiralizzatissima del DNA, è protetta da membrane biologiche non permeabili.
Quella parte della cellula di Bossetti stava su Yara. E ci è rimasta nonostante il cadavere fosse esposto alle intemperie.
Il fatto è che il DNA è una molecola fortemente resistente.
Non c'era però il DNA dei mitocondri di Bossetti, che nulla ci azzecca con l'informazione genetica che è nel nucleo: nulla.
Nel DNA del nucleo c'è tutto Bossetti: colore dei capelli e degli occhi, colore della pelle, corde vocali che modulano la voce, debolezza verso certe malattie, predisposizione di certi aspetti del carattere ecc. ecc.. Ed è così per ognuno di noi.
Il DNA mitocondriale è il DNA dei mitocondri, non di Bossetti persona unica al mondo; i quali mitocondri sono all'esterno del nucleo, sono oltre le membrane biologiche che lo proteggono: sono nel citoplasma, insieme a tanti altri corpuscoli che servono alla cellula. I mitocondri servono alla cellula per il suo respiro energetico, e sono importantissimi per la sua funzione, dunque per la funzione di tutto l'organismo vivente di quello specifico individuo.
La Genetica ha scoperto che quei corpuscoli si trasmettono per via materna.
Dunque Bossetti doveva avere quelli della Arzuffi! Almeno lì c'era la certezza non provenendo da linea paterna.
Non li hanno trovati. Il citoplasma, esterno al nucleo, probabilmente si è deteriorato: in loco o in laboratorio.
Ma questo non c'entra nulla con il nucleo in cui lui c'è tutto intero e, nonostante le intemperie e il tempo, in quantità abbastanza abbondante dal punto di vista della riuscita dell'analisi di laboratorio.
Sul corpo così esposto hanno trovato tracce di altri citoplasma di altre cellule: della stessa Yara e di citoplasmi sconosciuti che vuol dire soltanto che c'è stata contaminazione ma non significativa da lasciare DNA nucleare di altri.
Che poi sui guantini invece sembra ci fosse il DNA nucleare della sua professoressa di ginnastica... beh, mi sembra ovvio e comprensibile visto che veniva dalla palestra.