Da:https://forum.termometropolitico.it
Inserita nella Finanziaria del 2001 sotto il Governo Amato, la legge 388 prevede l’assegno sociale anche ai cittadini stranieri, purchè abbiano compiuto i 65 anni di età. Senza avere mai versato contributi anche i cittadini stranieri residenti in Italia, hanno diritto alla “sociale” che ammonta a circa 550 euro.Negli ultimi anni però, come se non bastasse, da un’indagine della Guardia di Finanzia è emerso che i cittadini extracomunitari una volta acquisito il diritto gli “over 65″, dopo aver presentato la domanda per l’assegno sociale all’Inps, e l’autocertificazione di assenza di reddito, tornano nella loro patria,ma continuando a percepire dall’inps 395,6 euro di assegno sociale e 154,9 euro d’importo aggiuntivo
Un attacco al welfare italiano molto preoccupante, mentre i lavoratori italiani, disoccupati ma anche precari che hanno lavorato una vita intera, si vedono assegnare la pensione sociale così come per gli stranieri. Secondo un’indagine delle Fiamme Gialle, nel 2011 hanno individuato 270 casi attraverso controlli approfonditi e dati incrociati, per scovare i “furbetti del vitalizio” ed ovviamente per impedire truffe al nostro sistema economico già debolissimo.
Ecco com’è facile scavalcare le regole italiane e raggiungere la pensione sociale attraverso il trucco del ricongiungimento familiare. La legge prevede che gli stranieri con carta di soggiorno in regola, residenti in Italia da 10 anni, possono utilizzare il ricongiungimento familiare per far arrivare in Italia genitori e parenti anziani.
Purtroppo il il fenomeno è in continuo aumento e riguarda tutto il paese. Da un censimento Istat, i residenti regolari sono triplicati negli ultimi dieci anni, con rimesse verso l’estero che ammontano ormai 7,4 miliardi di euro l’anno.
Pubblicato il 12 mar 2016 Una legge del 2000 del governo Amato dà diritto all'assegno sociale di 500 euro, compiuti i 65 anni di età e dimostrando la residenza in Italia da almeno 10 anni (Monica Raucci con Nicola Giannotti)