Mario Marazziti
Mario Marazziti è il presidente della Commissione Affari Sociali, dopo
essere stato il presidente del Comitato per i Diritti Umani, della Camera
dei deputati. Con la Comunità di Sant’Egidio, portavoce “storico” ha
partecipato alle molte iniziative di dialogo inter-religioso e per la pace,
dal Burundi al Mozambico, è stato tra i fondatori e vicepresidente della
Coalizione Mondiale contro la Pena di Morte, autore di vari saggi sociali,
tra cui “LIFE. Da Caino al Califfato. Verso un mondo senza pena di morte”
(Milano 2016). Tra i suoi disegni di legge a prima firma l’abolizione
dell’ergastolo ostativo, il nuovo diritto di asilo, la legge sulla cittadinanza
dei bambini figli di immigrati, la legge sulle lobby, sulle DAT.
Ha scritto su Huffington Post il seguente articolo:
Adriano Sofri
essere stato il presidente del Comitato per i Diritti Umani, della Camera
dei deputati. Con la Comunità di Sant’Egidio, portavoce “storico” ha
partecipato alle molte iniziative di dialogo inter-religioso e per la pace,
dal Burundi al Mozambico, è stato tra i fondatori e vicepresidente della
Coalizione Mondiale contro la Pena di Morte, autore di vari saggi sociali,
tra cui “LIFE. Da Caino al Califfato. Verso un mondo senza pena di morte”
(Milano 2016). Tra i suoi disegni di legge a prima firma l’abolizione
dell’ergastolo ostativo, il nuovo diritto di asilo, la legge sulla cittadinanza
dei bambini figli di immigrati, la legge sulle lobby, sulle DAT.
Ha scritto su Huffington Post il seguente articolo:
Ok Gentiloni, ma non toccare lo ius soli
PERCHÉ DOBBIAMO SOFRI-RE? - TRAVAGLIO: “PECCATO
CHE SOFRI NON PARTECIPI AGLI STATI GENERALI
SULL’ESECUZIONE DELLA PENA. NESSUNO MEGLIO DI LUI,
CHE DEI 22 ANNI DI PENA NE HA SCONTATI A MALAPENA
SETTE, POTREBBE ILLUSTRARE IL CONCETTO DI ‘
CERTEZZA DELLA PENA’”
“Sofri e Pietrostefani, potrebbero insegnare alle giovani generazioni come
ordinare un omicidio, scontare meno di un terzo della pena e al contempo
tirarsela da intellettuali e da vittime innocenti della malagiustizia, e venire
persino creduti; previa iscrizione alla lobby giusta, si capisce”…
È con sincero rammarico che apprendiamo la notizia della rinuncia di Adriano Sofri
– ex leader di Lotta continua condannato a 22 anni in quanto mandante dell’assassinio
del commissario Luigi Calabresi – a partecipare agli Stati Generali sull’Esecuzione della
Pena, organizzati dal ministero della Giustizia, in qualità di esperto di “Cultura, istruzione
e sport nel carcere” (soprattutto sport).
del commissario Luigi Calabresi – a partecipare agli Stati Generali sull’Esecuzione della
Pena, organizzati dal ministero della Giustizia, in qualità di esperto di “Cultura, istruzione
e sport nel carcere” (soprattutto sport).
Rinuncia seguita alle polemiche dei soliti sofistici, tipo alcuni sindacati di polizia e
Mario Calabresi, figlio del commissario assassinato e direttore de La Stampa,
che si è addirittura permesso di chiedere spiegazioni al ministro Andrea Orlando, come se
in Italia le vittime dei reati e i loro parenti avessero diritto di parola. Rinuncia
comunicata dal noto mandante pregiudicato con una nota giustamente risentita
contro chi ha “sollevato un piccolo chiasso attorno alla mia ‘nomina’” e
motivata col fatto che lui ne ha “abbastanza delle fesserie in genere e delle fesserie
promozionali in particolare”.
due esempi recenti e attuali. Ma ne potrei portare
altri...
Ognuno ha diritto ad avere le proprie opinioni e
solo persone incivili reagiscono a idee diverse
dalle proprie con insulti e volgare sarcasmo.
Rispetto il pensiero altrui, ma molto meno quando
questo puzza di opportunismo o tiene conto di
una sola parte della Società dimenticandone
un'altra che, da quelle idee, riceve
nocumento o, nel caso migliore,
indifferenza.
I due esempi che porto sono solo apparentemente
di opposta ideologia: l'appartenenza di Marazziti alla Comunità di
S. Egidio dice quale sia la sua e quella di Adriano Sofri è troppo
nota per stare qui a ridefinirla.
In entrambi i casi spargono argomenti a senso unico che poi
convergono nella medesima contraddizione. Malgrado questo
le loro idee trovano proseliti che poi solo il tempo metterà
davanti all'errore, ma i Cattivi "maestri" non pagano mai, avendo,
dalle loro dottrine-dogmi sempre tratto beneficio, o in un modo
o nell'altro.
Marazziti difende i Diritti Umani, ma non di tutti gli Umani.
Le sue battaglie contro la Pena di Morte, che va abolita
in assoluto, mi trovano d'accordo soprattutto per quei
Paesi in cui viene usata per tacitare la dissidenza o
l'opinione scomoda per il Potere di quel momento.
E' un comodo e cruento mezzo per chiudere la bocca per
sempre a chi pensa.
Ma personalmente io non avrei questa sicurezza assoluta
che ha Marazziti che, in certi casi, la Pena di Morte non
sia giusta: penso agli immondi pedofili che, dopo aver
sudiciamente abusato di bimbi innocenti, li uccidono.
Né le idee vestite di apparente nobiltà morale di Marazziti
sull'abolizione dell'ergastolo ostativo tengono conto di
chi è colui che in Italia arriva a meritarselo. L'Italia è
notoriamente un Paese dal sistema carcerario lasso,
con pene sempre accorciabili con mille cavilli... L'ergastolo
ostativo ha, a differenza dell'ergastolo puro e semplice,
l'impossibilità di poter chiedere la Grazia. Vuol dire
carcere a vita e fine pena mai.
In Italia si dà solo a chi ha ucciso per fini abietti legati
all'appartenenza alla CRIMINALITA' ORGANIZZATA.
Abolendolo si lascia a chi ha ucciso al fine di lucrare tramite
attività criminali la possibilità di riemergere nella Società.
Questo "nobile" scopo di Marazziti e di quelli come lui
non tiene in alcun conto le vittime, non solo degli omicidi,
ma anche della droga, delle imposizioni e intimidazioni
del racket, tutto perseguito per il fine NON nobile di
accumulare ricchezze con i mezzi più nefandi aborriti
da ogni Società Civile.
Dunque i fini nobili non lo sono affatto, se non per
promuovere sé stessi su un piedistallo al si sopra degli
altri perché ci si occupa "degli altri", dimenticando
tanti, tanti ALTRI: le vittime, vive e morte.
Su Sofri ha scritto mirabilmente Marco Travaglio
mettendone in risalto le marchiane contraddizioni.
Quest'uomo si è bardato del suo orgoglioso NON
pentimento e continua a galleggiare spalleggiato e
omaggiato da "compagni" più o meno ben
sistemati come lui, mentre le pecore del gregge che
andavano sotto il suo palco ad ascoltare i suoi comizi
e giravano con "Lotta continua" sotto il braccio, se
non si sono imborghesite e ben sistemate pure loro,
si sono ritrovate a meditare sulla dignitosa tuta blù di
operaio, persa per la rabbia stimolata dal Cattivo
maestro, e sul dubbio che, forse, dopo l'ubriacatura
delle manifestazioni di piazza e i furti chiamati
"espropri proletari" la loro vita non è migliorata
grazie alle idee di Sofri, anzi.. Ma quella di Sofri
sì che è migliorata: va in TV onorato da Fabio Fazio,
vola all'estero, scrive articoli e certo non gli mancano
i soldi.
Le vittime, vive o morte.. Peggio per loro!