domenica 25 febbraio 2018

I Racconti di una cattivissima vecchia 5° - Conformismo


Conformismo

In fondo la mia cattiveria di vecchia non è altro che odio per l'ipocrisia che, vista da una che ha vissuto tanto, e sempre vera sempre, ora ne ha la nausea.
C'è tanta , troppa gente che non sa vivere essendo soltanto se stessa, semplicemente. Essere ipocrita è una forma connaturata in troppe persone, usata come uno schermo fra se e gli altri, non sempre per avere un vantaggio, se non quello di non svelare chi veramente sono. Segno che non sono in fondo contenti e sereni di ciò che sono. Agiscono per conformismo, non hanno il coraggio di esprimere quello che pensano o che sono.
Se si estende questa ipocrisia individuale e capillarmente diffusa si arriva a comportamenti sociali grotteschi. Un esempio sono i funerali
Nella mia lunga vita mai avevo visto, né nei funerali dove sono andata per privati rapporti, né in quelli di persone importanti ripresi dalla TV, che la gente applaudisse all'uscita del feretro dal luogo dove si era tenuta la funzione religiosa o laica che fosse.
La prima volta fu in TV al funerale di Paolo Stoppa: 1988.
Trovai il gesto bello e congruo con la vita dell'attore che usciva di scena.
Ignoro se questo fosse un uso già in auge nell'ambiente teatrale, se lo fosse stato sarebbe ovvio e di buongusto. 
Quello che non è di buon gusto è che da allora ho cominciato a notare con raccapriccio che la gente lo faceva ad ogni funerale che la cronaca televisiva mandasse in onda...
Morti ammazzati, suicidi, morti per disgrazia... Non importa come traumaticamente fossero usciti dalla vita... la gente applaudiva, senza sentire l'incongruenza del gesto..
Senza logica, solo per conformismo.
Un conformismo insensato, e per questo grottesco, così che, invece di un saluto logico per un attore che muore alla fine della vita dopo aver calcato le scene, l'applauso appare una stridente presa in giro, una beffa.
Là dove si addirebbe il Silenzio, mai sufficientemente apprezzato, si sente lo scoppiettio di mani stupide ed insensate che salutano magari un poveretto morto di disgrazia e prematuramente..
Questo è frutto di un "effetto pecora": tutti fanno quello che fa la pecora che gli sta davanti senza una scelta logica ed individuale.
Chissà quante persone sentiranno questo gesto incongruo, ridicolo, ma lo compiono ugualmente per mancanza di coraggio di comportarsi come sentono giusto dentro di sé.
E magari queste stesse persone non si vergognano di insultare o calunniare qualcuno e di altre cose non commendevoli. Ma non se la sentono di contraddire il gesto del branco, del gruppo.
Restando sui funerali, emblematici di un momento sociale perché corale ed estremo, in cui tutti vogliono sembrare migliori di quello che sono, in particolare verso il morto, portando in sé ciascuno un oscuro senso di colpa, giustificato o meno, è invalso l'uso di un altro incongruo conformismo: la bara bianca, un tempo prerogativa solo dei veri innocenti, bambini o giovanissime vergini, ora appannaggio anche di chi ha avuto figli fuori dal matrimonio, o addirittura si è prostituita per droga o per altro. Purché la morta sia stata ammazzata tanto da suscitare pietà ed orrore.



Ed ecco che la bara bianca ha perso il suo primitivo significato di purezza, come l'ha perso da tempo l'abito bianco della sposa, una volta simbolo di candore della donna ed ora visto indossato al secondo matrimonio con figli di primo, ma anche di secondo letto fatti prima, al seguito.
Conformismo che svuota del senso le cose e i simboli.



martedì 20 febbraio 2018

Zingaretti Commissario ad Acta per la Sanità Lazio: VERGOGNA

Basta menzogne! Questa è la verità e mi si smentisca se non sono fatti!
Tentativo INUTILE di Rita Coltellese di accedere al SSN: oggi sono stata costretta a scrivere all' urp della Regione Lazio, la scritta finale del form da compilare riportava più o meno (cito a memoria) la seguente frase  "Accettato, vi verrà inviata una e-mail di conferma con il testo da voi scritto". E' passata oltre un'ora e non vi è traccia di codesto riscontro neppure sul server.
Questo il testo del messaggio inviato all'urp Regione Lazio, su consiglio di tale Alessandro che ha risposto al numero verde 800894545 h. 8:35 a cui mi sono rivolta, dato che tale numero appare sotto lo scritta "Serve Aiuto" cliccando sulla quale NON SI APRE ALCUNCHE':
"Sono affetta da corioretinite maculare dalla nascita e ho la nota esenzione 013250 NON riesco ad ottenere prenotazione di visita di controllo pur essendo in terapia per prevenzione di glaucoma presso l'Ospedale S. Giovanni Addolorata BRITANNICO. Dal 12 gennaio 2018 tento di prenotare visita tramite numero verde regionale risulta occupato oppure un disco dice che le prenotazioni per quell'Ospedale sono chiuse e RICHIAMARE SENZA SPECIFICARE QUANDO VERRANNO RIAPERTE oppure oggi h. 8:20 TUTTI GLI OPERATORI SONO OCCUPATI RICHIAMARE PIU' TARDI. Ho fatto 2 prenotazioni via Internet sul sito della Regione una il 12 gennaio 2018 con una impegnativa NON ho avuto riscontro e ho ripetuto il 16 gennaio 2018 con una seconda impegnativa NON ho avuto riscontro. Oggi ripetuta richiesta prenotazione h. 8:22 con impegnativa precedente usata il 16 gennaio 2018 NON accetta la conferma invio. NON HO ALCUN MODO DI PRENOTARE NONOSTANTE LA MIA PATOLOGIA A RISCHIO CECITA'."
Preciso che non sono diventata all'improvviso analfabeta, ma il sistema NON consente di usare alcuni simboli grafici fra cui le virgole! Inoltre non si possono superare i 2000 caratteri. Onestamente ignoro quanti siano i caratteri da me usati, ho cercato di essere quanto più possibile sintetica ma esaustiva. Qualora si superino i 2000 caratteri, avvisano le note, non è che il testo vada perso, tagliano solo i caratteri eccedenti.
Dunque il mio reclamo dovrebbe essere stato ricevuto, anche se la e-mail di conferma la sto ancora aspettando.
Nota a margine di questa ennesima vergognosa presa per i fondelli di chi ha bisogno della Sanità che mantiene con i suoi versamenti: le persone che rispondono non danno le loro effettive generalità, nome e cognome, in un discarico di responsabilità INCOMPRENSIBILE, dato che esiste una legge che impone a chiunque svolga una funzione pubblica, al contrario, di portare un tesserino sull'abito con nome e cognome. Quindi anche di dare tali generalità in voce. Perché questo anonimato? Forse per coprire la sgarberia con cui spesso rispondono questi addetti al pubblico? Come oggi questo anonimo e generico Alessandro?
Ministero della Funzione Pubblica

Circolare n. 3/10 - Identificazione del personale a contatto con il pubblico
Indicazioni relative all'art.55 novies del decreto legislativo n.165 del 2001.
Registrata l' 11 agosto 2010 - reg. n. 10 fog. n. 385
http://www.funzionepubblica.gov.it/sites/funzionepubblica.gov.it/files/17186.pdf

A questa mia denuncia di fatti concreti si aggiunge un fatto di cui venni a conoscenza ad aprile 2017 e di cui informai, quale cittadina e blogger, Zingaretti pensando che forse non ne era a conoscenza. Egli, quale Commissario ad Acta per la Sanità della Regione di cui è anche Presidente, ha stabilito precise Leggi da lui firmate ed una di esse dice:
Le aziende sanitarie non possono procedere alla copertura di eventuali posti vacanti o carenze di organico, prima del completamento dei procedimenti di ricollocazione del personale.
Questa la mia denuncia:

Rita.Coltellese@gmail.com rita.coltellese@gmail.com

5 apr (12 giorni fa)

presidente@regione.lazio.it , Ccn: dbarillari, Ccn: ilbarillo
Caro Presidente Zingaretti,
Lei è il miglior Presidente che abbiamo avuto negli ultimi anni, per questo Le scrivo.
Probabilmente Lei non sa che la disposizione legislativa messa in rilievo sopra non viene rispettata: un esempio attuale è l'Ospedale S. Filippo Neri che, a seguito della chiusura dell'U.O. di Chirurgia Toracica, ha N. 3 Chirurghi Toracici in mobilità obbligatoria e in attesa di ricollocazione.
Sembra che i "capetti" che fungono da primari nei vari ospedali romani, lungi dall'accettare i Chirurghi messi in mobilità obbligatoria, preferiscono andare contro la legge e bandire concorsi per Chirurghi Toracici.
Dato che alla Dirigenza della Cabina di Regia del SSR c'è un ex-Geometra con Laurea in Sociologia forse gli è sfuggita questa organizzazione illegale in cui, a fronte di Chirurghi Toracici del SSN stipendiati ma tenuti fermi, si stanzi denaro pubblico per bandire concorsi per la stessa Specializzazione Medica.
Mi rivolgo a Lei perché sono sicura che lei è persona a cui sta a cuore sia la legalità, sia lo spreco di risorse professionali, conquistate con anni di studio ed esercizio della Chirurgia che, tenute ferme, non possono che ricevere un danno di sprofessionalizzazione.
Con stima.
Una cittadina e blogger

Come si vede la e-mail fu da me inviata anche al Consigliere Regionale del M5S che avevo votato nel 2013 il quale nulla ha fatto nonostante la gravità del palese NON rispetto della legge.
Ad oggi Zingaretti si mostra in TV insieme a chi ha bandito in G.U. un concorso MENTRE C'ERA PERSONALE DI UGUAL SPECIALIZZAZIONE IN MOBILITA'. Secondo le norme da Zingaretti firmate tale bando di concorso dovrebbe essere NULLO e ribandito in data successiva alla data di ricollocazione del personale in mobilità. Se qualche testata giornalistica vuole fare una rapida ricerca sulle date avrà la prova di quanto scrivo.
Morale: le norme sottoscritte da Zingaretti valgono a piacere!
E' questo uno Stato di diritto?
Di Diritto calpestato!

Zingaretti, ci prendi in giro?




lunedì 19 febbraio 2018

Basta la logica per votare bene


Chi vota ancora per ideologia è fuori dalla realtà di questo tempo.
La disavventura del fascismo è finita prima che io nascessi: 1946.
A me l'ha raccontato mio padre che non ha mai voluto prendere la tessera del partito unico. Il suo lavoro faceva sì che rientrasse ad ora tarda e le ronde delle camicie nere lo fermavano e gli chiedevano i documenti, lui mostrava la carta d'identità e loro gli chiedevano la tessera del fascio, lui non l'aveva e loro gli strappavano i documenti perché per loro non erano validi e lo mandavano a dormire "sul tavolaccio" per una notte. Dopo un giorno di lavoro, senza aver fatto nulla, doveva dormire in prigione. Ma la tessera non se l'è mai fatta. Odiava quel regime che privava della libertà personale, che di giorno, se parlava il Duce sul famoso balcone di Piazza Venezia e passavi nei dintorni, sempre le camicie nere: "Via, via , via!" Ti  spingevano in malo modo dicendo: "Tutti a Piazza Venezia! Parla il Duce!" Qualsiasi fosse la tua meta, la tua libertà personale, il rispetto per la tua persona non esistevano, e tu dovevi assecondare quell'imposizione se non volevi essere malmenato e rimandato in prigione, senza aver fatto nulla, solo per esserti rifiutato. 
Poi la guerra scatenata da lui, d'accordo con il mostro più mostro di tutti i tempi, il tuo destino non più nelle tue mani e mio padre è stato fortunato perché è ritornato ma, come diceva lui: "Sono partito che ero un uomo, sono tornato che ero mezz'uomo."
Mio padre votava socialista, nenniano, poi negli ultimi anni di vita per il PCI.
Eppure, via via che viveva i fasti della Repubblica Italiana, ricordava le cose buone che aveva fatto quell'uomo che odiava perché, insieme all'altrettanto odiato Re, aveva distrutto l'Italia. Mi elencava così le Leggi e le Istituzioni Sociali che aveva fatto in quei pochi anni: soltanto 20. Per non parlare delle Opere Pubbliche, che io stessa ora vedevo, stupita di quante ne avesse realizzate in poco tempo.
Mio padre è morto nel 1971. Non ha potuto vedere che l'inizio di una guerra civile, fatta di stragi nere in combutta con i Servizi deviati manovrati presumibilmente dalla CIA, giacché il PCI stava quasi per arrivare al governo del Paese grazie alle "convergenze parallele" di Aldo Moro. Allora sono cominciate le Brigate Rosse, le gambizzazioni le uccisioni... Fino al sequestro di Aldo Moro. Il pericolo del PCI al governo era scongiurato. Il passaggio dell'Italia, Paese dalla posizione geografica strategica, dal Patto Atlantico al Patto di Varsavia era scongiurato.
Ci fu in quegli anni un pericolo neofascista eccome!
Il tentato Golpe Borghese mi è passato vicino: due persone le ho conosciute da molto vicino.
Uno si faceva chiamare "il Maestro" da un gruppo di neofascisti che comprendeva anche casalinghe; andavano a fare escursioni con la copertura di "gruppo di amanti della montagna": in realtà uno di loro confidò dopo che andavano a nascondere armi in posti prestabiliti pronti per l'Azione. La notte del famoso, fallito Golpe, la stessa persona che faceva parte del gruppo del "Maestro" confidò: "Stavamo con le armi pronte."
Contemporaneamente il mondo di sinistra era meno sommerso. Nel posto di lavoro di un mio familiare ho visto con i miei occhi un tizio che veniva al lavoro con elmetto e manganello professando idee di estrema sinistra e irridendo e minacciando chi non era della stessa idea. Nessuno gli faceva nulla. Nemmeno "il Maestro", fascista vero che, pur professando quelle idee e facendo parte dell'Organizzazione "Gladio", (ma questo lo si è dedotto tempo dopo quando parlò Cossiga confessando di averne fatto parte), lasciava che gente estremista di sinistra tenesse simili comportamenti nel posto di lavoro, dove allora la prevalenza dominante e manifesta, quanto intimidatoria, era di sinistra. Eppure "il Maestro" dirigeva la struttura dove lavorava il mio familiare.
Le persone perbene, che non tramavano nell'ombra e che non avevano atteggiamenti minacciosi verso chi non la pensava come loro, subivano e temevano ritorsioni nel lavoro. Questi anni io li ho vissuti. Queste cose le ho viste da vicino.
Sono stati anni brutti fino al sequestro Moro. Dopo la sua uccisione la mitraglietta che l'aveva ucciso fu ritrovata nel soppalco della casa della moglie di quel tizio che veniva al lavoro con l'elmetto ed il manganello. Separati, lui seppi che era fuggito in Monzambico.. Lei l'ha sfangata come molti di loro.

Oggi c'è chi agita il fantasma del fascismo! Sono rimasti pochi nostalgici di bassa scolarizzazione. Altrimenti guarderebbero al futuro e al pericolo di oggi: globalizzazione e invasione.
Agitano il fantasma di un razzismo che nella cultura italiana non c'è. Appartenne al pazzo Mussolini influenzato dal mostro Hitler, e al Pippetto Savoia.
Vergogna condannata dalla Storia.
Ma il popolo Italiano non si è mai sentito diverso da uno di pelle nera, né ha considerato gli Italiani diversi perché ebrei.
A parte i pregiudizi di basso popolino sugli ebrei e i loro leggendari difetti, erano e sono commenti, su questi conterranei, ironici ed affettuosi insieme, nulla che si possa apparentare al razzismo.
Oggi che parlo di insopportabile situazione italiana dovuta a centinaia di migliaia di persone di pelle nera e non, entrata non richiesta nel nostro Paese, il cui mantenimento pesa sulle nostre spalle per 5 miliardi l'anno, di cui gli aiuti europei corrispondono a circa 60 milioni, posso essere tacciata di essere razzista da chi non ha capito il disegno destabilizzante che c'è sotto.
Ma io a 5 anni, quando a Roma ed in Italia in genere, le persone di pelle nera erano rare, giocavo con un'amichetta nera di due anni più grande di me, con una testa di riccioli neri, e non vedevo in lei alcuna differenza, se non che era molto più giudiziosa di me, seria, calma ed educata più di me. Suo padre, nero, mi disse il mio papà che aveva combattuto nel nostro esercito e per questo era stato ferito ed aveva una gamba che era rimasta tesa, ed era invalido di guerra di prima categoria, mentre lui lo era solo di seconda categoria. Me lo diceva con rispetto per quell'uomo distinto che leggeva il giornale seduto su una panchina di pietra di fronte a Fontana di Trevi, dove io e la mia amichetta ci trovavamo a giocare insieme. 

Ma se si riempie il Paese di gente che arriva dai più disparati Paesi africani, molti ex colonie inglesi o francesi, che invadono le nostre strade, senza controllo alcuno, come non aspettarsi reazioni da un popolo, l'Italiano, violentato.
Abbiamo i nostri mali, e tanti, costoro aggravano soltanto la nostra situazione.
Ma c'è chi non lo capisce o, se al potere, finge di non capire, e le scuse sono sempre più assurde e fantasiose per farci accettare una situazione inaccettabile.
Le reazioni inconsulte sparse vengono esaltate come "pericoloso ritorno del fascismo"!
Mentre i cosiddetti Centri Sociali si scagliano contro rappresentanti di partiti della destra Parlamentare per farli tacere, picchiano i Tutori dell'Ordine, da loro sempre aborriti, sfasciano proprietà private come le vetrine dei negozi, o pubbliche come i cassonetti, gridando contro i fascisti, senza rendersi conto che il loro è un comportamento fascista.
Accusano la dolce e dura ad un tempo Giorgia Meloni di essere fascista. 

Giorgia è nata nel 1977! Erano finite quasi le lotte fra rossi e neri per strada e dentro le Università. Quando Giorgia avrà cominciato a capire qualcosa di politica eravamo agli inizi del 1990: aveva 13 anni!
Nel delirio che leggo nei commenti sotto gli articoli di giornale sento che le si attribuisce "l'errore" di essere andata a Livorno! La rossa Livorno! La 5Stelle Livorno! "Che credeva di stare ad Ostia dagli Spada?!" Ha scritto uno.
A me risulta che almeno uno degli Spada professava altri interessi politici che nulla hanno a che fare con Giorgia Meloni, ma bensì con il partito del Sindaco di Livorno...
Dunque è impossibile convincere questi soggetti del pericolo vero che corre l'Italia in questo momento storico e voteranno senza logica pragmatica condannando le generazioni future ad una triste esistenza.  

sabato 17 febbraio 2018

La più amata dagli italiani



 
MercuziopianistE' vero, tutto si muove, tranne il tuo cervello. Guarda, che se va avanti così, tua figlia finirà per indossare un burka.


Jochen Nozza 
Ma sei impazzita? Fai una visita psichiatrica!!! Ma te pensa chi ci governa....

Ma che cazzo dici imbranata!!! E chi paga le pensioni ai migranti incompetente voi del pd non capite un cazzo
Questa donna, nel confronto con Salvini dentro il salotto televisivo di Lilli Gruber,  ha negato  di aver mai detto che per lei gli immigrati, che forzosamente entrano nel nostro Paese, siano delle risorse!

I commenti degli Italiani sotto i video You Tube che la riguardano sono non pubblicabili su questo blog, ma vi invito a leggerli perché danno conto di come viene percepito quello che dice costei.

Pubblico solo un piccolo campione di tali commenti preso da quelli più tenui.

venerdì 16 febbraio 2018

Voragine Balduina, voragine Italia

Eccola lì la bella palazzina costruita negli anni '50 del secolo appena passato da una cooperativa di statali del Ministero dei Lavori Pubblici, gente che di costruzioni edili se ne intendeva... Eccola lì con dentro i grandi ed eleganti appartamenti ben arredati, con i tripli servizi, l'ascensore che profumava di legno lucidato e ben lavorato, dove si conoscevano tutti negli anni '60, perché tutti lavoravano nello stesso Ministero. E' Via Livio Andronico, una strada in leggera salita di un quartiere pregiato di Roma: la Balduina.
Dal quartiere Prati, dove io sono cresciuta, si saliva per Via delle Medaglie d'oro su, alle pendici della collina di Monte Mario, dove in alto erano i quartieri di lusso: Balduina e Belsito.
Vi si respirava un'aria di tranquillità borghese, c'era solo l'autobus 45 che vi saliva, tutti avevano l'automobile e il box chiuso dove parcheggiarla la sera.
Avevo amici che abitavano proprio lì, in quella via. Con alcuni ci siamo persi come accade, ma una famiglia che abitava proprio lì, in quella palazzina tranquilla di una bella via tranquilla, è rimasta nella mia vita fino ad oggi e, quando ho sentito che era sprofondata una strada alla Balduina, ho detto scherzando a mio marito: "Ti ricordi quando Paolo Guzzanti scriveva su "La Repubblica" "Scava la buca, copri la buca"? Ironizzando sulla follia di non organizzare i lavori di scavo delle strade fra le varie Società addette ai servizi, acqua, gas, elettricità.. Così arrivava l'ACEA e faceva uno scavo, finiti i lavori copriva e asfaltava.. Dopo poco arrivava l'Enel o la Società del Gas che doveva fare suoi lavori e riscavava nello stesso punto.. Alla fine si formavano buche di vari metri.. Ricordo in Via Gregorio VII che una volta si aprì una voragine.. Le strade che salgono verso le colline sono anche più a rischio per questo.." Eh, già.. Noi che siamo romani e di una certa età ne abbiamo viste.. Ma voragini così no... Ora siamo giunti anche a questo.
Quando mio padre vendette la casa di Via Ottaviano comprò una casa sopra Via 
Gregorio VII, verso l'Aurelia antica, e lì la mania di "Scava la buca, copri la buca" si estrinsecava soprattutto sulla grande via Gregorio VII, dove noi passavamo per arrivare nel nostro quartiere. Qualche volta si deve essere aperta qualche buca pure su, verso la Balduina... Ma una simile voragine non si era mai vista. Ridevo ripensando all'arguta ironia del papà di Corrado, Sabina e Caterina Guzzanti... Poi ho sentito e visto al TG che si trattava di Via Livio Andronico...
Allora ho telefonato alle mie amicizie ed ho appreso che una delle palazzine evacuate è proprio la loro. Ho visto i filmati e l'ho riconosciuta... La casa dei miei amici valeva più di un milione di euro, anche adesso che il mercato immobiliare è sceso per la crisi delle vendite...
Penso al nipote di chi quella casa l'ha costruita, un dipendente, come detto, del Ministero dei Lavori Pubblici, che si è dovuto trasferire con la famiglia nella casa del padre in Prati, per fortuna una casa grande ed accogliente... Ma il disagio di lasciare le proprie cose, di non sapere quando si potrà rientrare.. 
Ma soprattutto il danno enorme al valore della casa...
Sono riusciti a far arrivare il degrado fino su, fino ad un quartiere tranquillo, scavando senza criterio e senza controllo fino a creare perdite d'acqua!
Prima lì c'era una chiesa con annessa, se non ricordo male, una scuola retta da religiosi. Per i credenti era comoda. L'hanno distrutta per far posto alla voragine, prodromo della solita speculazione edilizia.. E chi ancora crede deve arrivare a S. Paola per andare a messa... ma è più lontana.
Penso al nonno del giovane che vi abita ora, penso cosa potrebbe pensare quel gentile signore così elegante, eccellente esperto di costruzioni, nel vedere questa follia, questo scempio operato senza controllo... Per fortuna non c'è più e non vede a quale punto siamo arrivati nel degrado di questa città, di questa società in decadenza.
Il Sindaco di Roma ha detto che la magistratura accerterà le responsabilità, che qualcuno pagherà.. Fra quanto tempo? E nel frattempo chi paga sono i cittadini che vedono intorno a sé sfaldarsi ogni certezza... tutto sprofonda nella voragine Italia...

martedì 13 febbraio 2018

Balle e contraddizioni

Da: LE SCIENZE

Nel 2100 la popolazione mondiale potrebbe arrivare a 11 miliardi di persone, con gravi ripercussioni per lo sfruttamento delle risorse del pianeta, lo sviluppo socioeconomico e la sostenibilità ambientale. Lo afferma un nuovo  studio delle Nazioni Unite e dell'Università di Washington, che aumenta di ben 2 miliardi gli abitanti della Terra a fine secolo rispetto alle previsioni precedenti.

Da: asvis.it

27 giu 2017 L'Onu aumenta le sue stime per la popolazione mondiale: 9,8 miliardi nel 2050 Con il World Population Prospects 2017 i pronostici per la popolazione al 2050 aumentano di 100 milioni di individui rispetto alle ultime previsioni. Tra le cause principali la rapida crescita demografica in Africa e India.



Ho scelto questa foto per rappresentare meglio il mio stato d'animo di fronte alle follie che sento dire da gente come la Boldrini e, purtroppo, peggio ancora dalla Bonino.
La foto di una 71enne che quel giorno che l'ha fatta, ottobre 2017, era tutta allegra.. Non dirò perché.. questa è un'altra storia...
Ma rappresenta bene il riso che mi suscita sentire che dobbiamo imbarcare gli africani perché ci serve qualcuno che ci paghi le pensioni e noi non facciamo figli! La Bonino è arrivata a dire, in un filmato che ho pubblicato sul mio sito facebook, che dobbiamo far entrare almeno 1.600.000 extracomunitari l'anno, da qui al 2050, perché la nostra popolazione invecchia e chi ci paga le pensioni? Sempre la Bonino, in quel filmato che vi invito a vedere, dice che così nel 2050 saremo 66 milioni, grazie sempre agli africani.

Ora ditemi se queste due non sono da camicia di forza!
Da una parte abbiamo stime mondiali di esplosione demografica, quindi fame, altro che pensioni! Dall'altra, invece di compiacersi del contenimento di codesta esplosione almeno dentro i nostri confini, da difendere ancor di più per questo, queste pensano di stipare l'angusta Nazione di una folla da sfamare, altro che sfamarci con le pensioni!
E questa folle contraddizione già si vede!
Giovani Italiani che non hanno lavoro vengono mostrati sulle TV, nei sondaggi dei giornali, tutti i giorni ... E dunque ci sono ma non lavorando niente contributi niente pensioni!
Stamane persino la propagandista, più che giornalista, che conduce Agorà, in un rigurgito di riflessione, dopo essersi detta da sola che lei era super partes (ah!ah!), ha portato in studio un giovane con tanto di maschera, per non farsi riconoscere dai suoi "negrieri" datori di lavoro, a dare testimonianza di come viene pagato per fare il fattorino per delle consegne! Non è nero il giovane, è italiano bianco, ma è ugualmente in mano ai "negrieri" dello sfruttamento di chi un lavoro migliore non lo trova e i soldi servono per vivere, o sopravvivere in questo caso.
Sembra veramente, dunque, di sentire dei pazzi che pensano che affollando il Paese avremo risolto il problema pensionistico, mentre i moniti dei sondaggi sull'aumento demografico parlano di esplosione incontrollata proprio da quelle popolazioni che, non avendo una procreazione responsabile e cosciente, si accoppiano e figliano senza pensiero e cura della prole, destinata alla fame, alla morte per malattia e a sofferenza. La nostra percezione del senso del dovere verso chi mettiamo al mondo in quei popoli non c'è!
Come le sardine in scatola!


Bene invece la decrescita demografica, difendiamo i nostri confini, diamo lavoro ai nostri giovani Italiani  e i loro contributi li faremo bastare per i vecchi del 2050. Cerchiamo altri equilibri a questa follia. Ridurremo le pensioni, decurteremo i privilegi e staremo benissimo anche se dovessimo davvero diventare meno dei 60 milioni che siamo oggi.
Io non ci sarò, ma spero nella saggezza di qualcuno che si renda conto della follia di Boldrini e Co., giacché anche loro non ci saranno più.. e forse per questo se ne infischiano, chiusi in un egoismo ideologico delirante. 

Quelli che dicono cornuto all'asino e fascista a chi vuole legittimamente parlare impedendoglielo e sputandole: chi sono i fascisti?

Bollettino quotidiano sulle "risorse" boldriniane

Da: IL MESSAGGERO  Martedì 13 Febbraio 2018

Una donna di 75 anni è stata violentata stanotte all'1.30 sotto i portici di piazza Vittorio all'Esquilino, rione multietnico al centro di Roma. La vittima è una clochard di origini tedesche. I carabinieri hanno arrestato poco dopo il presunto responsabile. Si tratta di un cittadino senegalese di 31 anni.


Politici irresponsabili negano la realtà quotidiana.
Senegal: Il Senegal è ordinato come Repubblica democratica semipresidenziale, laica e sociale, multipartitica. La sua costituzione tutela l'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzione d'origine, di razza, di sesso, di religione. La sovranità nazionale appartiene al popolo senegalese che la esercita attraverso i suoi rappresentanti o per via referendaria. La Costituzione senegalese dichiara l'adesione alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789, alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, alla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne del 1979, alla Convenzione relativa ai diritti dei bambini del 1989 e alla Carta Africana dei Diritti dell'Uomo e dei Popoli del 1981. La nuova costituzione è stata approvata mediante referendum popolare il 7 gennaio 2001 e sostituisce la precedente del 1963.
Il potere esecutivo è esercitato dal Presidente della Repubblica; egli viene eletto a suffragio diretto per un mandato di cinque anni. Il mandato è rinnovabile una sola volta. Il Presidente nomina il Primo ministro e approva il Consiglio dei ministri.
Il potere legislativo è esercitato da un'Assemblea Nazionale unicamerale che comprende 120 membri eletti dal popolo ogni cinque anni. L'elezione avviene per il 50% tramite collegi elettorali uninominali e, per il restante 50%, mediante sistema di rappresentanza proporzionale.
Il Governo coordina la politica dello Stato sotto la guida del Primo Ministro che è responsabile nei confronti del Presidente della Repubblica e dell'Assemblea nazionale secondo quanto espresso nella Costituzione.
Il potere giudiziario è indipendente dal potere legislativo e dal potere esecutivo.
Cosa ci fa qui questo senegalese di 31 anni?
A leggere come sta politicamente il suo Paese c'è da invidiarlo.
Cosa possono inventarsi Renzi e la Boldrini?
E' entrato in Italia come? Con i barconi? Da cosa scappava? Forse dalla galera nel suo Paese? Per venire qui a vivere da senza casa, senza lavoro e a delinquere?
Sarà un "migrante climatico"? L'ultima ridicola invenzione per farci digerire questo sfascio dell'Italia?
Accompagnatelo alla sua Ambasciata o Consolato e restituitelo alla sua Patria che lo rimpatri a spese dei contribuenti del Senegal e non dei contribuenti Italiani.
Non è un caso che oltre le lingue autoctone la lingua più importante sia il francese!
La Francia ne ha avuti di interessi in Africa!
Però respinge a Ventimiglia!
Vergogna a chi ha consentito e consente tutto questo rendendo l'Italia serva e bordello!





Per chi proprio avesse carenze in Geografia: guardate dove sta il Senegal rispetto alla piccola povera Italia nostra! Quanti Paesi ci sono intorno al Senegal prima di scegliere di arrivare qua!
Eppure conoscono meglio la Francia: andatevi a leggere la Storia e scoprirete il perché.
Però vengono qua! 

domenica 11 febbraio 2018

Giovani vite bruciate

Da: Il Gazzettino.it  Venerdì 9 Febbraio 2018

di Valerio Bertolio
ARSIÈ - È di origini arsedesi, la 19 enne colf uccisa a coltellate da un tranviere a Milano. In paese né lei né il padre Stefano, conducente della Linea 2 della metropolitana meneghina, però, si sono mai visti. La famiglia di Jessica Valentina, con un figlio dato in adozione, ha chiare origini feltrine visto che la nonna paterna, Luigiana Faoro, anche lei ragazza madre, era nata ad Arsiè nel 1949. La donna che nel capoluogo lombardo è arrivata al seguito del padre Angelo (bisnonno di Jessica) e della madre Michelina negli anni Sessanta, è venuta alla luce in una casa di via Roma sulle rive del Corlo, in un appartamento che un tempo apparteneva alla locale Cooperativa di consumo. Un negozio quello a suo tempo gestito dalla cooperativa e che ora ha cambiato proprietà e ospita un panificio.

Un delitto efferato quello avvenuto nell'appartamento di via Brioschi a Milano per mano del tranviere 39enne Alessandro Garlaschi che ha lasciato il segno nel Feltrino. L'origine del ceppo dei Faoro è, infatti, esclusivamente feltrina. Chi porta questo cognome vive o ad Arsiè oppure sull'altopiano di Lamon...

Da: Il Corriere della Sera  9 febbraio 2018

di Andrea Galli

"Io non ho sensi di colpa. L’ho sempre aiutata". Annamaria Natella è la mamma di Jessica Valentina, la 19enne uccisa mercoledì mattina in un appartamento di via Brioschi. Sceglie di comunicare via chat su Facebook

Annamaria Natella è la mamma di Jessica Valentina. Sceglie di comunicare via chat su Facebook. Soltanto Annamaria e il suo ex marito Stefano possono sapere i reconditi segreti della loro famiglia e dei problemi che, fin da subito, hanno spinto i Servizi sociali ad allontanare la piccola dai genitori, piccola poi passata attraverso un labirinto di famiglie affidatarie e comunità. Nel corso del tempo, i contatti con la stessa madre e il padre sono avvenuti in ambienti protetti, sorvegliati.
Ma come ha fatto sua figlia a vivere come viveva prima di essere uccisa, per strada, con i balordi, i delinquenti, andando a dormire dove capitava? Quali sensi di colpa ha?
«Mia figlia voleva essere libera. Io non ho sensi di colpa. Io l’ho sempre aiutata».
Insistiamo: le sembra normale quella discesa negli abissi?
«Tante volte sono stata chiamata dai vigili urbani e sono andata a prenderla sempre e sempre l’ho riportata a casa mia... Poi lei diceva “esco con il mio ragazzo ci vediamo stasera” e invece non ritornava. Io non ho la coscienza sporca, io ho testimoni di quello che sto dicendo... È stato suo padre che mi ha portato via Jessica Valentina e l’altro mio figlio».
Inutili i periodi dalle famiglie affidatarie e inutili quelli nelle comunità... Un vero calvario, non un’esistenza da bimba e da ragazzina. 
«Quando lei scappava dalle comunità, chiamavo i carabinieri e la polizia per la sua scomparsa ma la comunità se ne fregava. Io amo mia figlia e l’amerò per sempre. La colpa se mia figlia non c’è più, è tutta di suo padre...».
Il suo ex marito sostiene il contrario, che le responsabilità siano invece sue, Annamaria.
«Se lo vuole sapere, io e mia figlia ci sentivamo sempre. Anche il giorno del mio compleanno mi ha mandato un messaggio con gli auguri. Prima di sputare fango con quello che voi giornalisti scrivete, sappiate che state scrivendo solo delle falsità... di quello che la gente dice di male su me e mia figlia non me ne frega un c... e adesso lasciatemi in pace».