Follia al seggio: scrutatrice dà in escandescenza e strappa il registro
E' successo a Casoria, nel napoletano. Il presidente del seggio è stato costretto a chiamare i carabinieri
Da: Quotidiano.net
Elezioni politiche italiane 2018, Di Battista sbaglia seggio
L'esponente del M5s non risultava nelle liste elettorali, poi l'equivoco è stato chiarito. Bersani invece è stato richiamato da una scrutatrice
Roma, 4 marzo 2018 - Elezioni politiche italiane 2018 con fuoriprogramma per Alessandro Di Battista. Questa mattina l'esponente del M5s si è recato al seggio di via Taverna a Roma per votare, ma il suo nome non figurava nelle liste. Dopo alcuni minuti di incertezza, Di Battista è stato indirizzato verso il seggio di via Vallombrosa.
"È colpa del mio cambio di residenza, ti devono mandare un tagliandino e a me non è arrivato", ha spiegato il deputato un po' imbarazzato. I giornalisti, che lo attendevano all'esterno, gli hanno chiesto ironicamente se l'errore era da attribuirsi al comune e quindi alla Raggi. "No, per favore - ha risposto il deputato - non si fanno battute. Oggi c'è silenzio elettorale". BERSANI INFILA LE SCHEDE NELL'URNA - Ma Di Battista non è il solo ad essere incorso nell'errore, la forza dell'abitudine ha tradito Pier Luigi Bersani. Il parlamentare di LeU, dopo aver votato in una scuola di Piacenza vicino casa, ha infilato direttamente le schede nelle urne senza attenersi alla nuova procedura anti-frode. "Il tagliando andava...", lo ha ripreso una scrutatrice della sezione alludendo al fatto che doveva essere controllato il numero sul bollino delle schede per poi rimuoverlo. "Vabbe' e' lo stesso, mi scusi. Poi lo togliamo dopo", ha aggiunto dopo aver riconosciuto l'ex ministro. Una soluzione, quella promessagli, che però non è contemplata dalla legge visto che una scheda con attaccato ancora il tagliandino può rendere riconoscibile - e dunque nullo - il voto. Da: La Presse
Elezioni, Appendino al voto: va via e dimentica i documenti
La sindaca di Torino Chiara Appendino ha votato poco prima delle 12, nella sezione elettorale 335 nell'istituto comprensivo Pacinotti in via Vidua. Non ha rilasciato dichiarazioni, dopo aver votato per la prima volta alle elezioni nazionali come prima cittadina del capoluogo piemontese. E forse è anche per via dell'emozione che, al termine del voto, è andata via senza riprendere i suoi documenti, prontamente restituiti dagli scrutatori
Piccolo incidente al seggio di Milano dove ha votato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: un'attivista Femene si è tolta il maglione al suo arrivo, mostrando sul corpo nudo la scritta:"Berlusconi sei scaduto".
Questa la panoramica di oggi a cui si va ad aggiungere anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha dimenticato, come la Sindaca di Torino, di riprendere i documenti.
La Sindaca è giovane e forse si è emozionata, ma al Presidente Mattarella forse ha fatto uno scherzo l'età...
Mi è tornato in mente un piccolo episodio personale di qualche anno fa, che mi fece sorridere, confermando quanto sia folle certa gente che l'ha con te anche se non gli hai fatto niente.
Riconobbi in un conoscente il Presidente di seggio dove andai a votare: era uno dell'ambiente di lavoro di mio marito, ma con un ruolo ed un livello culturale infinitamente più basso e del tutto differente. Non ho mai valutato le persone né per il livello culturale né per il lavoro che svolgono, sia pure di basso livello, ma solo dalle loro qualità umane, intellettive e morali. Tanto è vero che apprezzo molto la compagnia e la conversazione di persone cosiddette umili quando intelligenti. Purtroppo questo tizio non era intelligente evidentemente e, pur avendolo incontrato fugacemente una volta o due in case di comuni conoscenti, nulla avevo contro di lui, anche se mi erano giunte voci che, venuto in contrasto con un altro mio conoscente di quell'ambiente con cui aveva messo su una piccola società, aveva fatto a botte con costui e la società era stata sciolta.
Era dunque un tipo rozzo, di quelli che rosicano nei riguardi di chiunque non abbia i suoi stessi modi, e non so cosa gli passasse per la testa, se magari io fossi dalla parte del suo ex socio, essendo stato questi in una blanda amicizia con me e mio marito.
Fatto sta che mi guarda, non mi saluta e, rivolto ad uno degli scrutatori gli dice guardando altrove e con la bocca storta: "Questa è matta." Ignoro la sua insultante denigrazione e sorrido mettendo la scheda nell'urna, ma mentre la sto introducendo lo scemo, lui sicuramente lo era e lo è, mi ferma e dice :"No! Non lì!" Lo scrutatore che gli sta accanto, e che aveva ricevuto l'insultante quanto infondata informazione su di me, lo guarda esterrefatto, dato che io stavo mettendo la scheda là dove doveva andare. Io mi fermo, volutamente, con la scheda nella mano mezza dentro e mezza fuori per rendere ancora più plateale il suo stupido tentativo di sottolineare un inesistente errore, lo guardo dritto in faccia allargando il mio sorriso da un orecchio all'altro restando immobile e non dico nulla, solo quel sorriso irridente. Lo scemo capisce che non è riuscito nel suo meschino intento di mettermi in difficoltà, dato che io sono pienamente cosciente che sto facendo la cosa giusta, mentre attira su di sé l'attenzione perplessa degli altri che certo non si aspettano dal Presidente di seggio un tentativo di indurre in errore un elettore, ma casomai il contrario, e senza sostenere il mio sguardo e il mio sorriso dice voltandosi: "No, va bene così." Io mando giù la scheda continuando a ridere, senza suono ma in modo inequivocabile, sottolineandone l'insensata stupidità.
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