Rita Coltellese *** Scrivere: Non serve a niente...
Leggete i due post che pubblico sopra sull'ennesimo pesante, ingiustificabile disservizio di TIM, sembra non più TELECOM, ma sempre indecente NON rispetto del contratto è.
La conclusione è che, tirati per i capelli, siamo stati costretti a fare quello che prevedevo nella mia risposta al commento di un cortese lettore sotto uno dei due post: venerdì scorso siamo andati presso la Sede Lazio della benemerita FEDERCONSUMATORI !
La gentilissima e brava Avv. Gianna Valeri non si occupa più di telefonia e ci ha ricevuto un'altra avvocatessa molto gentile e graziosa che è esperta della materia.
Ricordo a chi mi legge che l'Avv. Valeri, tramite la benemerita Associazione dei Consumatori della CGIL, ottenne un successo con Telecom che, dopo averci fatto firmare il contratto per la linea telefonica della nuova casa di Sabaudia, lo annullò senza ragione alcuna. Feci personalmente una ricerca sulle Leggi e le norme che regolano le Telecomunicazioni e le Concessioni che lo Stato Italiano concede alle Società Telefoniche e arrivai alla conclusione che la linea telefonica fissa non si può negare a nessuno in questo Paese, a meno che uno non viva in case isolatissime e lontane da ogni cabina telefonica.
L'Avv. Valeri, bontà sua, mi dice sempre che è merito mio delle nostre vittorie, per come affronto e imposto i problemi, ma io mi schermisco e dico che è brava lei che sa impostare le cose sul piano legale ed ottenere quello che è semplicemente il Diritto.
Il risultato fu che Telecom dovette darmi la linea telefonica e fu condannata a pagare all'utente (mio marito, intestatario del contratto proditoriamente annullato) una multa di euro 400.
Ora, dopo quasi 5 mesi di interruzioni continue della linea telefonica alternativamente alla linea ADSL o entrambe insieme, ci siamo visti costretti a ricorrere ancora alla Federconsumatori per difendere i nostri diritti di utenti contro la Società Telefonica che non rispetta il dettato contrattuale.
Superati i giorni di interruzione previsti dal contratto entro i quali NON si ha diritto al risarcimento, abbiamo chiesto il rimborso di almeno tre periodi che, in questi mesi, l'avevano abbondantemente superato: la risposta è stata negativa con tre lettere in cui TIM dice che loro non hanno colpa. L'avvocatessa ci ha detto che ormai TIM risponde così a TUTTI, che lei vede tutte lettere di questo tenore che sembrano quasi ciclostilate! Possibile che TIM risponda a tutte le situazioni allo stesso modo?
Le tre lettere sono ora in mano all'avvocatessa che le trasmetterà, con altra documentazione a prova delle interruzioni continue, al CORECOM, competente fra l'altro della Definizione delle controversie tra operatori del settore comunicazioni e utenti.
Tutto questo ci è costato solo il rinnovo della mia tessera scaduta ad ottobre scorso: euro 30.
In questi mesi abbiamo dovuto usare la ricarica dei nostri cellulari, pur pagando un Servizio non reso a costo fisso (abbiamo la formula TUTTO).
Il Recup non poteva richiamarmi quando la linea telefonica era interrotta per confermarmi visite mediche che avevo richiesto, come anche persone che mi delegano da varie parti di Italia per una Assemblea di proprietà comuni non potevano inviarmi né via fax né via e-mail le loro deleghe...
Danni ce ne sono ma, come ha spiegato l'avvocato, per chiedere i danni bisogna fare un iter legale diverso e non lo farò. Mi aspetto però giustizia tramite il CORECOM come la Legge detta.
Rimane il senso di stanchezza che questo Sistema Italia ci impone, dovendo aprire un contenzioso per ogni Diritto che dovrebbe essere normale amministrazione avere senza fatica.
Noi che abbiamo tanti anni di esperienza di vita ricordiamo che la TETI, poi la SIP, tutti questi problemi tecnici non li avevano...
E' questo il progresso tecnico?
Mio marito è un Fisico che ha lavorato a progetti sperimentali per lo Stato Italiano in vari organismi, e dunque conosce le Leggi di base che gli consentono di capire certi meccanismi, come essi possono funzionare, e ai tecnici che si sono alternati in questi mesi aveva anche suggerito cosa, a suo avviso, avrebbero dovuto sostituire: un meccanismo che si trova in cima ad uno dei pali che reggono la linea telefonica aerea.. L'ultimo che è venuto (sono sempre di Società appaltatrici diverse) gli ha dato retta. Stanno ancora lavorando pure oggi... staremo a vedere, speriamo bene..
Inutile raccontare le innumerevoli arrabbiature al telefono del 187 con poveri addetti del call center che prospettavano eventuali nostre colpe interne alla casa, proponendoci sempre di fare una sfilza di verifiche, sempre le stesse, che rappresentano lo standard a cui loro sono stati addestrati senza, però, avere le competenze specifiche per capire fino in fondo i problemi.
Persino io, che non sono una persona competente, un giorno mi sono arrabbiata dicendo: "Accade sempre quando piove molto e non piove dentro casa! Dunque è inutile che lei mi faccia fare le verifiche dentro casa!"
Rosario TREFILETTI, PRESIDENTE DI FEDERCONSUMATORI NAZIONALE PER 17 ANNI fino a giugno 2017 Venerdì 9 marzo 2018 era in sede Lazio. Mio marito l'ha riconosciuto ed io gli ho detto "Posso avere l'onore di stringerle la mano? Sono una vecchia tesserata." E lui me l'ha stretta con un sorriso dicendomi: "L'onore è mio." Anche mio marito l'ha salutato con calorosa stretta di mano. Il bilancio di Rosario
Durante alla conferenza stampa Rosario Trefiletti ha tracciato un bilancio della sua lunga e proficua esperienza. Quali sono stati la vittoria più bella e la sconfitta più cocente in questi 17 anni? “La vittoria più importante all’inizio degli anni 2000 quando vincemmo la battaglia dellaricontrattazione dei mutui in Ecu consentendo a 2 milioni di persone di poter risparmiare tanti soldi. La sconfitta che più brucia quella recente al Tribunale di Trani contro le società di rating. In mezzo naturalmente tante battaglie, quelle condotte con Adusbef contro il risparmio tradito e le banche in primis, e tanti progetti che siamo riusciti a portare avanti a tutela del cittadino-consumatore”. L’impegno di “Rosario” prosegue alla presidenza dell’Iscon, l’Istituto per lo studio del consumo promosso dalla Federconsumatori ma al momento non in politica nonostante i rumors legati al suo dinamismo social e non solo: “Voglio solo stare nel dibattito politico perché sono in stato confusionale”.
Trefiletti cita l'ADUSBEF creata da Lannutti e che hanno collaborato insieme. Conobbi Lannutti quando eravamo entrambi in IdV. Una persona sincera e semplice che, pur essendo già a capo di una importante Associazione di Consumatori, non si dava arie come certi pidocchi che non sono nessuno. Anche lui se ne andò da IdV e oggi è con i 5S.
"Di certo non mi ricandiderò con Di Pietro", dichiara a L'Espresso nel novembre del 2012, e a dicembre 2012 lascia il gruppo parlamentare dell'IDV per iscriversi al gruppo misto per la componente Unione Democratica Consumatori.
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