- Strada Bella Farnia
- Via Diversivo Nocchia - Strada della Lavorazione - Mare
- Via Sacramento
- Via Diversivo Nocchia
- Via Carlo Alberto
- Parco Nazionale del Circeo |
Punti di riferimento accesso al Parco Nazionale del Circeo
Premesso che non vado in bicicletta perché ho imparato ad andarci da grande e, una volta andata e caduta malamente, non ho voluto e saputo più andarci, mi interesso alle piste ciclabili per puro spirito civico.
Sabaudia è una bella cittadina sul mare, in pianura, eppure ha poche piste ciclabili, come si può vedere dal documento sopra pubblicato, e quelle poche mal tenute.
Confesso che quella segnata in rosso non la vedo da qualche anno, dunque posso dire solo in che stato era qualche anno fa: il tratto di Via Diversivo Nocchia era una vera pista ciclabile ma, appena si svoltava sul tratto di Strada della Lavorazione che costeggia Rio Martino, diventava un tratturo di terra battuta costeggiato da una palizzata in legno fino a ricongiungersi con il tratto grande di Strada della Lavorazione che va diritto verso il mare e la zona detta Bufalara. Se negli anni 2005 e fino circa al 2007 tale tratto era transitabile, in seguito, causa l'abbandono totale di ogni manutenzione da parte dell'Amministrazione comunale, era diventato impercorribile per erbacce, fondo dissestato e palizzata in legno rotta in più punti. Anche il tratto di detta strada che costeggiava la pista ciclabile nel frattempo era diventata impercorribile alle auto, essendo strada imbrecciata in cui si erano formati degli avvallamenti e il brecciolino scomparso in più punti mostrava ormai la massicciata...
Questa foto presa da Google Maps è del 2009 e mostra la fine della pista ciclabile prima di ricongiungersi con il tratto grande di Strada della Lavorazione dove prosegue fino al mare, sempre in terra battuta.
A suo tempo scrissi al Comune segnalando la necessità della manutenzione sia della pista ciclabile sia del tratto carrabile. Ma fino a quando sono passata di lì, qualche anno fa, nulla era stato fatto. Oggi non so. Peccato perché è un tratto che passava accanto ad un recinto di placide bufale e, per i vacanzieri e non solo, era un posto ameno.
La pista segnata in giallo, che percorre Via Sacramento e va verso i Pantani dell'Inferno, è ben tenuta ma si interrompe all'incrocio con Via Diversivo Nocchia.
La pista segnata in blu è breve e risolve poco il problema di chi vorrebbe legittimamente girare in bici in una città tutta da godere data la pianura e il caldo del suo bellissimo clima.
Manca a questa cartina pubblicata sul sito del Comune il tratto di pista di Via S. Andrea che pure esiste da qualche anno ma già è in abbandono: erbacce tagliate a metà giugno, rami sporgenti che tagliano la faccia di chi vuole usarla, palizzata verso il fosso per la raccolta delle acque di impluvio rotta in più punti e non riparata...
Perché mai questa incuria, questa indifferenza, da parte dell'Amministrazione comunale? E' davvero strano per una città tutta percorribile in bicicletta agevolmente...