giovedì 25 ottobre 2018

San Lorenzo: dai bombardamenti al degrado

Abitare a San Lorenzo, anche se oggi si può considerare quasi centro, è da poveri o da originali.
Si trova vicino al Cimitero del Verano, dunque non può essere ambito un quartiere collocato nelle adiacenze di un luogo dove sono i morti.
Ed era povero pure allora, quando gli anglo-americani lo bombardarono perché nelle adiacenze c'era lo Scalo San Lorenzo, snodo ferroviario importante durante la Seconda Guerra Mondiale.


Bombardamento di San Lorenzo, Roma, 19 giugno 1943
Ma poco distante sorge anche la cittadella universitaria "Sapienza", una delle opere ben fatte del ventennio fascista.


La Città Universitaria di Roma, realizzata su progetto urbanistico di Marcello Piacentini e inaugurata nel 1935, in una foto del 1938.




Fino agli anni '80 del secolo scorso San Lorenzo era un quartiere tranquillo. Ad esempio in via dei Ramni vi abitava il Direttore della Scuola Elementare che frequentavano due dei miei figli: media borghesia. La vicinanza dell'università faceva sì che vi abitassero parecchi studenti fuori sede. Il quartiere inoltre ospitava diverse sedi di Istituzioni, come l'Ufficio di Collocamento per gli Invalidi Civili e il famoso Centro di Neuropsichiatria Infantile creato dal Prof. Bollea. Aveva iniziato allora anche ad avere una fama di luogo caratteristico per la vita serale con apertura di trattorie caratteristiche: una era famosa per il pesce e per i prezzi accessibili, tanto da avere la fila fuori dalla porta. Ma nulla faceva ancora intravedere quello che è diventato poi... Certo molto per i Centri Sociali di estrema sinistra, portatori della trasgressione alle regole spacciata per libertà.
L'ondata straniera immessa senza regole, la clandestinità accettata come accoglienza da correnti di pensiero ufficiali come la Chiesa Cattolica, con l'ingombrante presenza dello Stato Pontificio dentro la Capitale d'Italia, e la sinistra per la prima volta nella Storia perfettamente d'accordo con il Clero, ha comportato che San Lorenzo si trasformasse per quella che è, con sofferenza degli inascoltati abitanti normali. 
Nella circostanza di questo fatto orribile accaduto nel cuore di Roma, la morte con stupro di una adolescente, le immagini televisive ci hanno mostrato una serie di edifici fatiscenti, a formare quasi una cittadella di degrado, ed io mi sono chiesta cosa si aspetta a demolire quelle ormai inutili costruzioni per creare spazi tanto necessari ovunque a Roma. Leggo poi che il progetto di bonificare quel luogo esiste da anni!
Inanità delle varie amministrazioni che non pagano mai la loro costosa inefficienza!