Il giornalismo ha grandi colpe per l'uso del linguaggio. Giacché il linguaggio orienta il pensiero. Con il linguaggio si può indurre il pensiero a minimizzare o, al contrario, ad esagerare. Meno la gente ha strumenti culturali e più è influenzabile dal linguaggio giornalistico. Bullismo, l'ho già scritto in post sul mio blog, è parola riduttiva di un fenomeno umano sempre esistito, ovunque, non solo nelle Aule Scolastiche. Si chiamano bassezze persecutorie, operate da persone che non hanno spessore morale né etico, comportamenti che possono presentarsi anche in luoghi dove sembrerebbe esserci una preparazione culturale, ma più frequentemente sono operanti in contesti dove la cultura latita, sostituita da una generica aderenza al branco.
Questo esiste ed è fortunato chi nella vita non l'ha mai sperimentato. Forse proprio perché facente parte di quell'umanità che è branco, che non ha maturato una coscienza individuale, che nel profondo sa di non valere niente e cerca per questo l'uniformità del branco dove può nascondersi in una collettiva ed anonima responsabilità dalle proprie infime azioni. I miserabili ne ricavano una soddisfazione meschina, in cui si crogiolano, più colpiscono più sono soddisfatti. Non aspettatevi che abbiano schifo di sé, non aspettatevi coscienza morale: se l'avessero mai agirebbero in tal modo.
Michele non lo sapeva, Michele pensava che quell'umanità che lo respingeva era quella giusta, che sbagliato fosse lui perché non camminava benissimo, perché non era bellissimo... Tanti hanno difetti e non sono bellissimi ma vivono benissimo... Ma Michele non lo sapeva. Michele non sapeva che esiste una parte dell'umanità che è miserabile e si manifesta fin dall'infanzia per la sua propensione a cercare di ghettizzare qualcuno, sempre ha bisogno del branco, e sempre trova seguaci e fiancheggiatori essendo questa genìa diffusa ovunque.
Michele
Michele, come avrei voluto conoscerti, dirti che eri bello invece, fuori e dentro. Che stavi scoprendo solo quella parte di umanità che è feccia.. Che dovevi solo imparare che questo esiste e che bisogna solo tenerlo lontano da noi, dedicandogli solo la nostra indifferenza ed il nostro disprezzo.
Per tutti i ragazzi che si trovano ad essere oggetto di rifiuto e di oltraggio: non è quella l'umanità che vi merita, quella è la feccia, un tipo di feccia. Non soffrite perché vi rinfacciano i vostri difetti veri o presunti, sappiate che anche se foste perfetti ve li inventerebbero e troverebbero sempre qualcuno pronto a crederci, al di là della più chiara evidenza! Solo perché a quel tipo di persone piace sbranare, perché questa è la loro natura.
Vivere è accettare che esiste gente brutta, orribile, ma non per questo non vale la pena di vivere.