Mi dicono che non senti più, sembra tu capisca rispondendo con il gesto di una mano se ti parla tua sorella...
Ma da qualche tempo sei così: a letto, immota, debbono cambiarti come un bimbo appena nato. Sembri ormai altrove ma non sei in coma. Ti lamenti dicendo: "Ohi, ohi..."
Cosa ti sta portando via non si sa... Hai 86 anni e ognuno di noi ha un orologio biologico, forse il tuo si sta fermando lentamente.
Vorrei venire nella tua città a salutarti... Ma so che è inutile perché sei ormai in un limbo in cui non posso raggiungerti. Ti saluto così, da lontano...
Ti voglio bene e tu ne hai voluto a me. In comune avevamo gli stessi valori. Eri bella da giovane, una bella mamma di tre figli , così diversi fra loro...
La vita ti ha dato grandi dolori: la tua stupenda nipotina dai capelli biondi, così perfetta, così bella, così educata, con cui ho mangiato un giorno insieme a te , al tuo intelligente e garbato sposo, al fratellino e a mio marito, se n'è andata per sempre in modo crudele...
Non so pensare a quanto hai sofferto Cara Elia, e avevi già avuto l 'insulto del destino: mi hai mostrato un intero album delle foto della tua bella e giovane nuora morta di botto mentre stava ridendo...
Eppure non hai perso la Fede. Meglio così dolce Elia.
E come eri attiva: ti piaceva guidare, avere la tua autonomia, ed era il tuo cruccio non poterlo fare più dopo l ' ictus di alcuni anni fa, ma tu ti eri ripresa con la tua dolce e ferma volontà e avevi guidato di nuovo.
Che strazio non poterti salutare. Ti saluto così, cara dolce Amica mia.
Rita
Nessun commento:
Posta un commento