Trama
Germania, 1957. L'autista del procuratore tedesco Bauer trova il suo capo privo di sensi nella vasca da bagno. Viene portato in ospedale, mentre la polizia, politicamente motivata, sospetta un tentativo di suicidio. I suoi avversari - in particolare il procuratore generale Kreidler e Paul Gebhardt dell'Ufficio federale di polizia criminale (BKA) - hanno la meglio. Durante il recupero di Bauer, un dossier scompare dal suo ufficio. Egli, una volta ristabilito, convoca quindi i pubblici ministeri e chiede loro i progressi nella persecuzione dei criminali nazisti che si rivelano praticamente inesistenti.
Il giovane procuratore Karl Angermann gli ricorda di aver ricevuto il fascicolo in questione da parte dello stesso Bauer, con la richiesta di redigere una dichiarazione. Bauer ha la sensazione di poter contare sul giovane e lo invita ad un incontro nel fine settimana a casa sua, poiché immagina nella sua autorità come "nel paese nemico". Bauer vuole portare Adolf Eichmann, nascosto in Argentina, in un tribunale tedesco. Tuttavia, dal momento che la BKA e l'Interpol non sono responsabili per i crimini politici, Bauer prende in considerazione il coinvolgimento del servizio di intelligence israeliano Mossad.
Ricevendo una lettera dall'Argentina, Bauer scopre che Eichmann vive lì con un nome diverso. Passa quindi la lettera al Mossad e parla anche con i vertici dell'intelligence. Il boss del Mossad, Issel Harel, ha già controllato questa pista, ma vuole che Eichmann venga rapito solo se Bauer ha una seconda prova. Contemporaneamente Angermann chiede a Bauer un consiglio sulla sentenza in un processo omosessuale. Grazie al riferimento di Bauer ad un processo simile, Angermann richiede quindi una pena sensazionalmente bassa. Victoria, amica dell'imputato, ringrazia Angermann e lo invita al night club "Kokett", dove l'uomo si innamora della donna, che risulta essere una cantante transgender. Allo stesso tempo la BKA scatta delle foto di attività sessuali tra di loro e cerca di ricattarlo con loro.
Quando Bauer scopre che l'ex capo nazista Schneider lavora nel dipartimento delle risorse umane della Daimler-Benz per il Sud America, lo mette sotto pressione per ottenere il nome in codice di Eichmann in Argentina. Passa poi le informazioni ricevute al Mossad, confermando quanto affermato nella lettera. Eichmann viene quindi rapito dal Mossad e condotto in Israele. La richiesta di Bauer di estradizione di Eichmann viene respinta dal governo federale di Konrad Adenauer, in quanto vi sono ampi accordi sulle armi tra Germania e Israele e sono temute le possibili dichiarazioni di Eichmann di fronte a un tribunale tedesco, a cui potrebbe seguire una crisi del governo, dato che molti ex nazisti sono rappresentati nell'apparato statale fino al Consiglio dei Ministri. Angermann, ricattato dalla polizia per il suo legame con la cantante transessuale, si costituisce per non tradire i rapporti di Bauer con il Mossad. Bauer, che pensò temporaneamente di arrendersi, si rituffa nell'inchiesta nazista, che alla fine portò al processo di Francoforte.
Burghart Klaußner
Burghart Klaußner interpreta il giurista tedesco ebreo Fritz Bauer e, riscontrando la sua trasformazione nel personaggio con la figura reale, si resta impressionati.
La sua interpretazione è eccezionale per bravura.
Del contesto storico quello che mi colpisce è la realtà, mai abbastanza ricordata, che in Germania come in Italia nazisti e fascisti che si erano macchiati di vari crimini, invece di essere in galera, occupavano posti di rilievo nell'apparato dello Stato e posizioni apicali in Società del mondo produttivo.
Il vero Fritz Bauer giovane |
Fritz Bauer anziano: è morto all'età di 65 anni. |