Da dove iniziare?
Dalla Liguria dove una persona amica mi dice che con un sospetto tumore la Sanità non può assicurare quanto scritto nell'impegnativa: cioè la lettera B che significa Urgenza (la più grave e che deve essere assicurata nei tempi più brevi è la U).
Ma in Liguria non riescono nella ASL a dare la prestazione nei tempi stabiliti dalla lettera B. L'esame viene eseguito dunque oltre i termini richiesti nell'impegnativa del Medico curante... Per certi problemi di salute si sa... intervenire in tempo è fondamentale!
Allora ecco che uno dei parametri che il Sistema Sanitario si è dato non c'è...
La regola che non viene rispettata non è più regola. Non c'è. Non esiste. Non può esserci a volte e a volte no... Tutto diventa incerto, non ci si può contare.
Spostiamoci nella Provincia Autonoma di Trento. Hanno l'Autonomia, sono più piccoli di una Regione, quindi tutto dovrebbe essere più facile... E invece no. Un'insegnante vaccinata totalmente e che ha il Green Pass si ammala ugualmente, risulta positiva al covid, guarisce, il tampone risulta negativo ma non le viene restituito il Green Pass e non può tornare a lavorare... Chiama il numero messo a disposizione dal Sistema Sanitario ma risulta eternamente occupato, potrebbe tornare a Scuola ma non può. Il Preside deve attuare una farraginosa procedura di sostituzione, chiamare una supplenza temporanea convocando da una lista vari nominativi, fare il contratto a chi avente titolo si presenta... Per pochi giorni un lavoro enorme di telefonate, mail, scrivere, scrivere, scrivere.. Ed è uno dei tantissimi adempimenti che un Preside deve fare ogni giorno, tutti urgenti, non rinviabili... Ma questo, gente che pretende di fare giornalismo ma non è degno neppure di vendere i giornali all'edicola, non lo sa... Ma questo è un altro capitolo triste di questo povero Paese...
Torniamo all'esempio Sanità della Provincia Autonoma di Trento... La Professoressa segnala l'anomalia su Facebook e.., sarà casuale, la situazione si normalizza: arriva il messaggio e l'insegnante potrà tornare alla sua cattedra: ma ha perso già così 2 gg. di lavoro, e altro ne è stato provocato alla Dirigenza Scolastica della sua Scuola, perché la ASL non ha fatto il proprio dovere.
Andiamo nel Lazio: testimonianza personale. Diabetica senile dai 62 anni, lo sono da 13. Ho il codice esenzione per un Diabete mellito controllato blandamente con un farmaco orale: la Metformina.
Non essendo una fissata della misurazione della glicemia lascio scadere il Piano Terapeutico. Spiego cosa è: un Diabetologo del SSN emette un calendario annuo con precise scadenze in cui il diabetico potrà, previa ricetta del Medico di base, ritirare in Farmacia gratuitamente l'occorrente per misurare la glicemia a casa autonomamente.
Un anno fa con l'impegnativa del Medico di base così scritta: PRIMA VISITA DIABETOLOGICA - PRIMO ACCESSO prenotai attraverso il Recup (Centro di prenotazione regionale) la visita specialistica dal Diabetologo per avere il Piano Terapeutico Annuale. Mi prenotarono alla ASL di Velletri RM.
Avrei voluto invece tornare dove mi avevano diagnosticato il Diabete mellito: Policlinico Tor Vergata, il Centro riprodotto in immagine:
Come si può leggere è un Centro dedicato e per qualche tempo ho potuto riprenotarmi per i controlli annuali semplicemente con la richiesta del Medico di base.
Poi tutto è cambiato e nella prenotazione non mi era più permesso di scegliere il Centro dove ero seguita: dovevo accettare quello che l'impiegato del Recup trovava libero, essendo tale Centro talmente richiesto da sentirmi rispondere dall'addetto "che hanno chiuso le prenotazioni e non si sa quando le riapriranno".
Un anno fa sono finita a Velletri da un Diabetologo che non mi conosceva e che non rivedrò mai più, credo, dato il sistema adesso in auge nella Sanità Regione Lazio. Questo gentile Dottore mi ha misurato la pressione, la glicemia e fatto il Piano Terapeutico. Nel porgermi il foglio che qui pubblico mi ha detto: "Ora non dovrà rifare la visita quando avrà bisogno del Piano Terapeutico, basterà questo foglio per rinnovarlo ogni anno". Oggi ho ricordato quanto mi disse il Dottore che appose la sua firma su questo foglio alla mia Dottoressa di Base, la quale con tono secco mi ha detto che "nessuno può mai avermi detto una cosa simile". Io posso sbagliare, ricordare male, ma poco tempo fa una Farmacista, a cui ho chiesto lumi su questa cosa che mi venne detta un anno fa, ha confermato che: "così era stato deciso per via del Covid-19, per alleggerire le procedure burocratiche già appesantite dalla pandemia, ma queste disposizioni poi le hanno cambiate" . Nello spazio di un anno.
Dunque si può dire pirandellianamente "Così è se vi pare". Per la mia attuale dottoressa di base me lo sono sognato, per la Farmacista, che riceve ed evade le ricette per il materiale per i diabetici in base al Piano Terapeutico, invece questa disposizione c'è stata, sia pure poi cambiata per tornare ad una burocratica imposizione di andare a visita dal primo Diabetologo libero per avere il pezzo di carta che consente di ritirare lancette e striscette.
La nuova dottoressa di base mi ha fatto l'impegnativa con la stessa dicitura di quella dell'anno passato, fatta dalla mia precedente Medico di base: PRIMA VISITA DIABETOLOGICA - PRIMO ACCESSO. Il Recup mi ha trovato un posto presso un Policlinico che rispetto alla mia residenza è a Km. 50, andata e ritorno Km. 100. Immagino sia del Vaticano, ma in convenzione con la Regione Lazio, esattamente come il Policlinico Gemelli...
A questi signori l'impegnativa NON è andata bene: non potevano darmi la prestazione anche se vedevano benissimo sul monitor che ho l'esenzione 013250. Motivo: "Il suo Medico di base ha scritto PRIMA VISITA DIABETOLOGICA - PRIMO ACCESSO, invece doveva scrivere CONTROLLO, doveva mettere la parola CONTROLLO. Mi spiace ma così non possiamo darle la prestazione, a meno che non togliamo il codice 013250 e lei paga il ticket come se non avesse l'esenzione. Mio marito che era con me ha detto di pagare e lasciar perdere. Così pur essendo esente ho pagato il ticket. Inutile far notare che l'anno passato con identica dicitura NON avevo pagato il ticket. Certo, essendo diabetica dal 2008 trovavo strano che il Medico di base scrivesse PRIMA VISITA, ma mi fu spiegato che il SSN così voleva per darmi la visita specialistica in esenzione. Adesso invece volevano la parola, in fondo più realistica, CONTROLLO, ma non ho capito ugualmente come hanno fatto a prendere per buona l'impegnativa, di cui pubblico copia, in cui c'è il mio codice esenzione, ignorandone l'aspetto esente e facendomi pagare la prestazione. L'impiegato dell'accettazione del Policlinico intestato al creatore della Caritas mi ha detto: "Chieda spiegazioni al suo Medico di base." Come se fosse colpa di un suo errore.
Ben diversa è stata la spiegazione dell'indignata Medico di base che mi ha spiegato che decidono autonomamente le strutture ospedaliere in cui si viene prenotati: hanno un numero di Prime Visite e un numero di Controlli: hanno deciso loro che non potevano accettare una Prima Visita e l'hanno fatta pagare.
Ebbene, non credo che una Sanità Regionale che consente ciò sia nel lecito.
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