Da : TRIESTE PRIMA 29 gennaio 2022
Una bottiglia vicino al cadavere di Liliana, nei laboratori della Scientifica i test sul liquido
Gli esami - che comprendono anche i due teli neri - verranno svolti nella giornata di giovedì 3 febbraio presso il Gabinetto della Polizia Scientifica di Padova
Ormai i delitti sono così frequenti nel nostro Paese che TG, GR, e Talk show si esercitano a darci sempre nuovi particolari sul triste giallo di turno togliendoci il piacere di leggere i Gialli finti, tipo i Gialli Mondadori che in passato ebbero tanto successo, per occuparci con ipotesi e congetture su gialli veri.
Assistiamo ad esibizioni di Criminologi professionisti e improvvisati che si lanciano in analisi spesso azzardate quanto discutibili.
Nel caso riportato dal titolo della testata TRIESTE PRIMA chi cerca segnali di omicidio da parte del marito li vede in fatti che di per sé per ora non hanno necessariamente quella spiegazione: 1 - Il fatto che l'uomo abbia aspettato le 10 di sera per decidersi a sporgere la denuncia di sparizione non è detto che sia un segnale di reticenza colpevole: l'uomo potrebbe aver avuto pudore e vergogna di esporre sé stesso e sua moglie pubblicamente per una sparizione che fino a quel momento poteva restare privata e in attesa di un ritorno della donna. Inoltre, nella mia ventennale esperienza di spettatrice della trasmissione "Chi l'ha visto?", i parenti di persone non rientrate a casa, recandosi al Commissariato come dai Carabinieri, riferivano che spesso venivano invitati ad attendere prima di sporgere denuncia, perché magari la persona sarebbe rientrata nelle 24 ore e di ripresentarsi magari il mattino dopo.
2 - Sempre questi indagatori dei Talk show continuano a mettere l'accento sull'ultima immagine della donna, poi ritrovata morta, ripresa da una telecamera di un autobus mentre ella transitava in Piazza Gioberti. I criminologi televisivi si chiedono come mai poi nessuna telecamera l'abbia più ripresa, magari lungo la strada che porta al luogo dove poi è stata ritrovata cadavere, trattandosi di un percorso di qualche decina di minuti a piedi. Sarà stata prelevata da qualcuno? E ovviamente si allude al marito, giacché mai la donna usciva senza i suoi cellulari ritrovati invece a casa. Solo lui può averli riportati in casa, dato che, se lei li avesse lì lasciati volontariamente dopo aver detto che doveva recarsi al negozio di telefonia, si adombrerebbe l'ipotesi del suicidio. Ma dopo l'ultima immagine di lei in Piazza Gioberti nessuna telecamera ha ripreso l'auto del marito o il marito stesso nei paraggi dove lei è stata ripresa per l'ultima volta? Era quest'uomo invisibile a tutti e a tutto? Questo pare che ai criminologi sia un quesito che non è venuto in mente...
Il giallo continua...
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