Nel
leggere “I Demoni” di Dostoevskij non dimentico mai ciò che penso: che ogni
scrittore, grande come lui o piccolo come me, scrive di ciò che conosce, o in
prima persona o per conoscenza indiretta, ma comunque della realtà che conosce.
Questo
non avviene solo se vuole scrivere racconti fantastici o fantascientifici, ma
in quelli fantascientifici pure deve mantenere un minimo di coerenza con la
realtà se vuole che siano buoni racconti, altrimenti rischia di scivolare nel
ridicolo.
Solo
in quelli prettamente fantastici è concessa ogni libertà alla fantasia.
L’ho
già scritto e mi ripeto, mio marito critica il mio scrivere sempre sulla realtà
da me conosciuta direttamente, ritenendola un limite. In realtà, non essendo un
diario ma una analisi psicologica ed umana dei sentimenti e delle azioni di
persone reali, nel mio scrivere c’è una ricerca della verità e delle ragioni
delle azioni umane, volendo trarne una riflessione morale che possa servire a
tutti.
Dunque
leggendo “I Demoni”, in certi capitoli anche in una prosa affastellata di
eventi confusi, non sempre, come accade anche ai grandi scrittori, di un valore
letterario eccelso, mi sono domandata quando è nata l’Internazionale
socialista, a cui si intuisce si riferiscano le azioni dei “demoni”
protagonisti del romanzo.
A
tali pagine si alternano, come sempre accade ai Grandi, pagine di grande
bellezza e universale verità, e sono quelle che, nell’insieme dell’Opera
Letteraria, ne fanno l’Opera d’arte.
Come
faccio sempre, per capire, ho fatto una piccola ricerca ed ecco che scopro ciò
che avevo intuito: la Prima Internazionale
nasce nel 1864, dunque ben prima della morte di Dostoevskij, che morì nel 1881.
E nacque all’estero, come le azioni dei personaggi de “I Demoni” fanno intuire
nei loro oscuri maneggi: Satov e Kirillov che sono stati negli USA “dormendo per terra e facendo la fame”,
poi Satov in Svizzera, dove incontra il “demone” Stavrogin che, a sua volta,
grazie alla ricchezza della sua famiglia, viaggia in Germania e in Francia.
Satov è un puro e verrà agganciato dalle idee di Nikolaj Vsevolodovič Stavrogin
e del peggiore “demone” Pëtr Trofimovič Verchovenskij ma, a differenza di altri, intuirà una insincerità dei due
“cattivi maestri” e penserà di denunciarli.
Ma ecco, nel riassunto storico della nascita della Prima Internazionale, i riferimenti e i sommovimenti che spiegano l’ispirazione del romanzo di Dostoevskij e quello che poi accadde molti anni dopo in Russia nel 1917.
La Prima e la Seconda Internazionale
Mentre
fiorivano in Europa le teorie socialiste, nascevano nuove importanti
organizzazioni in difesa dei lavoratori non più limitate agli ambiti nazionali.
Il 28 sett.
Credo che questi avvenimenti e pensieri politico-filosofici che attraversarono l’Europa in quel periodo abbiano avuto un‘influenza nell’ideazione di questi tormentati personaggi del romanzo di Fëdor Dostoevskij.
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