Un bel matrimonio
4^ puntata
Davanti alla TV la nonna di Laurie si riposava seduta sul divano, felice di aver preparato un buon pranzetto a sua nipote che sarebbe ripartita quella sera.
Laurie era in cucina a rigovernare. Lo aveva voluto ad ogni costo perché diceva che non doveva stancarsi, visto che era arrivata all'improvviso a portarle lavoro...
Invece lei era felicissima di quell'improvvisata. La sera prima le aveva raggiunte anche sua figlia, la madre di Laurie, che abitava in un quartiere più periferico con il suo ultimo compagno. Era rimasta sorpresa anche Yvonne quando le avevano telefonato insieme con Laurie annunciandole la sua lieta visita alla nonna. E si erano riunite tutte e tre a casa della vecchia Célestine cenando insieme.
Le due donne non vedevano spesso Laurie di persona, la vedevano in televisione ed erano molto orgogliose della carriera che aveva fatto. Era andata via di casa giovanissima: bella ed intraprendente aveva saputo farsi strada!
"Laurie! - Gridò Célestine con la voce strozzata dalla violenta emozione che l'aveva colta mentre sullo schermo televisivo passavano le notizie di BFM TV - Laurie!! Mon Dieu.. Vieni a vedere!"
Laurie capì. Non sapeva cosa avessero fatto a Bruno per evitare il disastro che sarebbe seguito per ciò che aveva appreso e corse verso il soggiorno dove era sua nonna: la donna era smarrita e indicava lo schermo dove stavano dando il notiziario.
"Il marito della nota attrice-presentatrice Laurie Chantal è stato trovato morto nella vasca da bagno della abitazione coniugale a Nizza dalla collaboratrice domestica entrata con le sue chiavi questa mattina. Sul posto la Polizia Scientifica sta facendo i primi rilievi. Forse un malore. Altre notizie in aggiornamento."
La tensione dentro di sé era al massimo. Ma dovette calmarsi per la nonna. L'abbracciò, le disse che doveva subito rientrare a Nizza ovviamente, telefonò a sua madre che aveva anche lei appresa la ferale notizia in quel momento dai notizari, si sbrigò con poche parole con l'ottima ovvia scusa che doveva rientrare subito, la rassicurò che rientrando in treno non le sarebbe successo nulla, avrebbe potuto piangere in pace...
In treno ebbe tempo per pensare. Non pensieri di pietà per Bruno, ma lucidi pensieri di come si era dovuta difendere dopo che lui aveva visto quelle foto dimenticate in qualche recesso del suo PC. L'aveva trattata come una puttana, con disprezzo. Ma in fondo lei lo era. Lo era stata. Lo sbaglio era stato voler costruire una vita diversa con lui, una vita in fondo con valori piccolo borghesi. Alla soglia dei quaranta anni voleva dei figli, finché la biologia glielo permetteva e lui le era sembrato l'uomo giusto. In fondo l'aveva amato... Ma non fino al punto di compromettere la sua immagine così faticosametne conquistata e che costituiva il suo benessere economico ed il suo avvenire.
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