martedì 26 marzo 2024

La Sig.ra Anteri e altre mille vite - Romanzo - Cap. XII

 La Sig.ra Anteri e altre mille vite

Capitolo XII

Regina era molto aperta e sincera nel parlare del suo matrimonio fallito e Giulia la capiva perché sentiva la sua sofferenza. La sua non era stata una decisione avventata ma frutto finale di una lunga insoddisfazione protrattasi negli anni.
Anche Luigi si aprì un giorno con Giulia e suo marito. Ancora sperava che lei si ravvedesse ed era disposto a riprendere il suo rapporto con la moglie anche se ormai aveva una relazione con Rosario, non ancora convivente con lei.
"Questa donna io non sono mai riuscito a farla parlare." Disse. E Giulia capì, perché lei non ammetteva la chiusura ed il silenzio con le persone che amava.
I primi tempi suo marito si chiudeva in un'altra stanza se c'era uno screzio di qualsiasi natura, ma per lei era insopportabile. Dunque andava di là, spalancava la porta e gli gridava di dire quello che non gli andava bene. Ne seguiva una discussione ma poi tutto si chiariva e tornavano a far la pace nel modo migliore in cui due che si amano sanno farla.
Per questo capiva quello che Luigi diceva con rimpianto.
Ma scoprì lati caratteriali aridi e quasi di sottile sadismo in Regina.
Stava Giulia vivendo un momento di vero smarrimento e dolore perché il suo figlio minore dopo la laurea non riusciva a trovare una sistemazione lavorativa nonostante la versatilità, l'umiltà all'adattamento, la grande buona volontà. Per un anno aveva inviato domande ovunque. Era andato a fare colloqui nel nord del Paese, nel Centro e nel Sud, sobbarcandosi di viaggi estenuanti tutto in un giorno per non far spendere soldi di albergo ai suoi genitori, non avendo egli un reddito. Un muro impenetrabile respingeva ogni sforzo di buona volontà.
Dapprima sua figlia pensò che esistevano borse che lo Stato pagava per degli stage e serviva  solo una Ditta, una Società che ne facesse richiesta, così suo fratello avrebbe potuto crearsi un curriculum post-laurea, guadagnando poco, ma per un inizio... Chiese al suo fidanzato se era possibile nella Società di famiglia. Ma Gigi disse un secco no, cosa che la giovane incassò male dato che alla Ditta di Luigi questa borsa in Economia non costava nulla, essendo una legge che lo Stato aveva fatto per l'avvio nel mondo del lavoro dei neolaureati.
Il suo futuro suocero avrebbe avuto uno stagista che lavorava presso la sua Ditta senza sborsare un soldo e guadagnando una persona corretta e onesta, oltre che preparata.
Regina rilevò con Giulia che "Questo era Gigi". Ora si rendeva conto della sua durezza di cuore. Lei ormai era fuori dagli affari del marito da cui si stava separando.
Ma capitò che fra i numerosi colloqui su e giù per il Paese che il giovane figlio di Giulia aveva sostenuto una Ditta aveva offerto un breve stage di tre mesi a Milano. Era uno stage che avrebbe potuto essere finalizzato ad una assunzione. Subito Giulia cercò una sistemazione abitativa non troppo dispendiosa in quella città a loro così lontana. Le venne in mente che i suoi consuoceri avevano un appartamento a Milano che usavano come foresteria quando per affari della loro società dovevano recarsi in quella città, dove peraltro avevano anche una filiale.
Chiese dunque a Regina se, pagando le spese naturalmente, suo figlio poteva occupare una stanza di quell'appartamento per i tre mesi necessari per fare questo stage. La risposta fu la seguente: "In questo periodo ci abita provvisoriamente il fratello di Gigi."
Giulia: "Ci conosciamo, lui è solo, e un giovane come mio figlio non gli darebbe alcun fastidio. Pagherebbe tutte le spese dei consumi naturalmente!" 
Regina: "Ma nei fine settimana capita a Milano anche Gigi con la donna con cui ora ha una relazione e dormono lì." Concluse quella senza lasciarle alcuna speranza di interessarsi alla cosa. Poi, con lo stesso tono di voce lieve e superficiale, disse: "Se vuoi chiedo alla mia amica Marisa che è di Milano se ti trova una sistemazione, lei conosce tante Agenzie Immobiliari e..."
"Grazie, - troncò educatamente quella deludente conversazione Giulia Anteri - ma alle Agenzie di Milano posso telefonare anch'io da qui."
Regina non dette segno di aver capito in nulla il dolore di Giulia. Suo figlio perse quella tenue possibilità di lavoro non potendo lei affrontare la spesa di un affitto per quei tre mesi.
Un anno dopo, suo figlio aveva trovato un lavoro nella loro città con un contratto a termine, seppe che in quell'appartamento di Milano occupava una stanza un'amica della figlia di Regina che, perso il lavoro nella loro città, ne aveva trovato uno a Milano e le avevano fatto il favore che a suo figlio era stato negato per soli tre mesi.
"Una presenza femminile non è imbarazzante per il fratello di Gigi? E' sicuramente una convivenza più limitante per lui rispetto ad un giovane uomo come tuo fratello." Chiese Giulia a sua figlia.
"Se è per questo devi sapere che sere fa abbiamo cenato con Regina e Rosario e lei si è messa a parlarmi del fratello di una sua conoscente che cercava lavoro con una partecipazione piena di comprensione per i suoi problemi.. Ero sbalordita, non ho detto niente naturalmente, ma il mio viso deve aver fatto trapelare qualcosa perché si è interrotta di colpo."
"Incommentabile." Disse Giulia, dispiacendosi per sua figlia perché era toccata per prima da quell'indifferenza quasi offensiva.
Essendoci degli affetti di mezzo, il fidanzato poi marito di sua figlia, queste persone non furono depennate dalla sua esistenza, ma Giulia, dopo il fatto dell'indifferenza di fronte ai suoi problemi e alla punta di sadismo dimostrata per quei risvolti, non sentì più per quelle persone i sentimenti di affetto di prima.
Aveva invitato nella sua villetta Regina anche insieme a suoi amici come quella Marisa e il compagno di lei, un critico d'arte che girava guardando con interesse alcuni quadri e stampe antiche regalate a suo marito da amici e studenti.. Pensava ci fosse amicizia fra loro oltre il legame parentale... Ma non era così.

domenica 24 marzo 2024

La Sig.ra Anteri e altre mille vite - Romanzo - Cap. XI

 La Sig.ra Anteri e altre mille vite

Capitolo XI


La giornalista non rispose mai.

Ma a Giulia Anteri questo non interessava, l'importante è che di certo aveva letto la sua lettera e quella intrigante era stata scoperta per ciò che veramente era da chi l'aveva lodata senza sapere.

Ma quante persone finiscono sulle copertine di settimanali e vantate su articoli di giornali senza merito alcuno, anzi con demeriti tenuti ben nascosti? Giulia aveva conosciuto nel corso della sua vita molte persone  di fama per ragioni diverse ed aveva così constatato quanta falsità appaia sui mezzi di comunicazione.

Nel caso della Salieri, pur non essendo una bellezza, aveva usato la sua giovinezza per soddisfare le voglie di vecchi bavosi come il suo protettore e uno dei Commissari, che avevano cinicamente venduto il concorso di Federica sperando di avere chissà quali finanziamenti grazie a questo mercato, Giulia se lo ritrovò davanti un giorno in un bar dove stava prendendo un caffè. Si girò e l'essere schifoso era al banco alla sua destra. Per un attimo pensò di approfittare di quell'inusitata occasione per sputargli in faccia. Che avrebbe mai potuto farle? Avrebbe poi potuto giustificare il gesto prendendolo per i fondelli con un: "Ho avuto un colpo di tosse!" Ma le mancò lo spirito e se ne rimproverò. Era stata un'occasione d'oro!

Sua figlia stette male. Ebbe la febbre e, incinta di cinque mesi, rischiò di perdere il bambino. Fu l'unica volta nella sua vita che pensò veramente di uccidere un essere umano: quel Commissario a cui aveva mancato l'occasione di sputare in faccia, perché lui era il Presidente di Commissione quindi l'autore di quel delitto.

Quanta gente ignobile aveva incontrato nella sua vita e a poco a poco la sua natura iniziale di disposizione totale verso il prossimo si era ridotta quasi a zero nel presente.
Ora che in tarda età non doveva vedere altro per rendersi conto della realtà, sapeva che l'umanità in generale merita il peggio, perché usa la sua intelligenza per nuocere agli altri. Di certo non merita pietà.
Ci sono eccezioni, ma Giulia ne aveva incontrate poche e queste non riscattavano la certezza che la specie umana era quanto di peggio vivesse sul pianeta.

Limitava ormai la sua capacità di comprensione solo alle persone che erano entrate nella sua sfera familiare.
Una di queste era un suo consuocero: un uomo intelligente, elegante, di successo.
Lo conobbe con l'intera famiglia del fidanzato di sua figlia. Pur essendo un ingegnere che aveva saputo costruire una fortuna miliardaria con il suo ingegno ed il suo lavoro egli si interessava di musica e letteratura. La sua conversazione era interessante ed elegante, parlava in perfetto italiano senza alcuna inflessione dialettale. 
Ma le cose con sua moglie non andavano bene. Lei era palesemente infelice.
Giulia apprese che erano in crisi e che non era la prima volta. Ma quella che venne poco dopo che lei li ebbe conosciuti fu quella defintiva.
A Giulia dispiacque molto la loro separazione: vederli insieme era un piacere, belli, eleganti, colti, ricchi grazie al loro lavoro... Ma qualcosa nel loro matrimonio non aveva funzionato e l'addebito sembrava essere tutto a carico di lui: Luigi, detto Gigi. 
Regina gli rimproverava indifferenza, mancanza di comprensione, egoismo ed infine tradimento. L'unica cosa positiva è che Luigi glielo aveva rivelato, non l'aveva ingannata fingendo.
Lui aveva reagito alle frizioni caratteriali e a qualche difficoltà nei rapporti intimi pubblicizzando il suo tradimento quasi come una rivendicazione della sua mascolinità che, se non funzionava bene con lei, non dipendeva da lui...
Gigi cercò di opporsi in ogni modo alla separazione sperando fino all'ultimo in un ripensamento di lei. Segno che a sua moglie teneva e molto.
Ma Regina fu irremovibile, ormai aveva conosciuto un uomo che era esattamente l'opposto di Gigi e nel conoscerlo Giula Anteri si chiese come potesse Regina averlo scelto. 
Era l'opposto del suo consuocero: un uomo modesto, dall'aspetto ordinario, che cercava di mostrarsi all'altezza di Regina dicendo anche cose sagge, ma sempre intrise di ovvietà... Dalle sue origini socialmente modeste e da un lavoro artigianale appreso dal padre si era già sollevato un poco sulla scala sociale sposando una donna di esperienza che, forse grazie anche a qualche relazione sentimentale con uomini potenti all'interno di un Ente del parastato, aveva raggiunto una posizione importante rimanendo nubile. Lei lo aveva fatto entrare come impiegato e si erano sposati nonostante i quasi dieci anni di differenza in più di lei. Ma la donna in fondo si vergognava di quel marito che certo non era all'altezza degli uomini a cui era abituata ma che non l'avevano sposata, forse perché una famiglia già l'avevano. Lo riprendeva spesso quando lui, tentando di essere all'altezza di lei, parlava dicendo però cose che la mettevano in imbarazzo, perché svelavano la semplicità culturale dell'uomo. Dopo molte umiliazioni lui aveva deciso per la separazione e poi per il divorzio.
Ma la voglia di ascesa sociale non l'aveva mai abbandonato, come accade a tante persone di modesta cultura e modesto intelletto che, non riuscendo con i propri mezzi intellettivi a sollevarsi ad un livello più alto dove aspirano ad arrivare, usano altri esseri umani come scala. Hanno per questo uno spirito gregario, servile verso la persona che serve loro da scala: così era Rosario verso Regina ed evidentemente questo a lei bastava.
Giula Anteri perdonava a Luigi il suo egoismo indubbio, la sua mancanza di sensibilità verso i problemi altrui, che dimostrava nel non concedere alcun aiuto qualora gli venisse richiesto, anche se a lui non costava nulla in fatto di denaro.
Ma via via scoprì che anche la sua ex moglie, che parlando con Giulia denunciava continuamente l'insensibilità di Gigi, aveva però la stesse caratteristiche caratteriali. 

martedì 5 marzo 2024

Se Google è incomunicabile Facebook è un caos

 Oggi, di botto, avevo appena scritto un commento sotto un post della trasmissione di RAI 2 "ORE 14", CHE IL MIO PROFILO FACEBOOK è STATO CHIUSO.

Non mi era mai accaduto prima, quindi ho pensato ad un momentaneo problema informatico. Ma dopo innumerevoli tentativi di rientrare con la mia password che non accettava più e altrettanti innumerevoli tentativi di cambiarla, che venivano rifiutati nonostante mi inviassero i codici di accesso per farlo, ho capito che l'avevano disattivato.

Ho pensato ad un hacheraggio, giacché di recente sulla mia pagina era apparsa un'orrenda immagine pornografica che avevo eliminato cercando subito il modo non facile, dato che non mi era mai accaduto, per poi scoprire che era un mio amico facebook, nonché parente, che era stato hacherato e tale immagine era arrivata anche ad altri suoi amici facebook come se il mittente fosse lui. Il poveretto è stato costretto a chiudere il suo profilo Facebook. La vittima non ha avuto altra difesa che autoeliminarsi.

Dunque Facebook consente queste cose. Non è in grado di difendere i suoi iscritti. Però chiude il mio profilo senza ragione apparente.

   
 
Ciao Rita,
Di recente è stato effettuato l'accesso al tuo account Facebook con un codice
di conferma e l'indirizzo e-mail rita.coltellese@gmail.com Martedì 5 marzo 2024 alle ore 16:53 

Se sei stata tu, puoi tranquillamente ignorare questa e-mail.
Se non sei stata tu, proteggi il tuo account.
Grazie,
il team di Facebook preposto alla sicurezza
Questo il messaggio che mi ha inviato Facebook
dopo il mio tentativo di entrare nel mio profilo
senza successo.

security@facebookmail.com

17:25 (1 ora fa)
me
 
Abbiamo ricevuto una richiesta di reimpostazione della tua password di Facebook.
   
 

Ciao Rita,
Abbiamo ricevuto una richiesta di reimpostazione della tua password di Facebook.
Inserisci il seguente codice per la reimpostazione della password:

29726264
In alternativa, puoi cambiare direttamente la tua password.
 
Questo invece uno dei codici che mi hanno inviato 
per reimpostare la password per poi ogni volta 
impedirmelo dicendo che c'era un errore tecnico.
ATTUALMENTE DUNQUE NON POSSO PIU'
accedere al mio profilo Facebook.
Vale la pena informare chi mi legge che avevo
appena commentato nella pagina di "ORE 14"
sul fatto che la Chiesa Cattolica afferma che 
il diavolo esiste e che sono cose da Medioevo 
visto anche ciò che di orribile è accaduto 
di recente in Sicilia.
Forse qualcuno che nella stessa pagina ha
scritto che il diavolo esiste e ha ragione il 
prete che l'ha detto ha segnalato il mio
blasfemo commento?
FACEBOOK FA PASSARE IMMAGINI
PORNOGRAFICHE MA CHIUDE I PROFILI
DI CHI AFFERMA CHE IL DIAVOLO 
NON ESISTE?

Google è riuscita finalmente a prendersi USD 28,98 PER L'ABBONAMENTO 2024

Dopo inenarrabili sforzi, anche di mio marito, per capire COSA vuole Google Workspace per prendersi in automatico i soldi dell'abbonamento annuale dello spazio virtuale dove dal 2011 amministro questo blog, PARE CHE CI SIANO RIUSCITI:
Google Workspace

Il tuo abbonamento a Google Workspace Business Starter è stato attivato

Un saluto da Google,

Grazie di aver completato i passaggi per attivare l'abbonamento a Google Workspace Business Starter. Puoi continuare a utilizzare i servizi disponibili. Se vuoi avere dei servizi aggiuntivi, puoi consultare il confronto tra le versioni di Google Workspace o visitare la pagina Aggiungi altri servizi nella Console di amministrazione Google.

Per evitare l'interruzione dei servizi, completa i seguenti passaggi per tenere aggiornati i tuoi dati di fatturazione.

Aggiornare i dati di fatturazione

  1. Accedi alla Console di amministrazione Google.
  2. Vai a Fatturazione > Account pagamenti > Visualizza metodi di pagamento.
  3. Controlla il metodo di pagamento principale e, se necessario, aggiornalo. Per saperne di più sull'aggiornamento del metodo di pagamento, vai a Risolvere i problemi relativi a pagamento e fatturazione.
NON COMPRENDIAMO ANCORA COSA VOGLIANO DIRE CON "Aggiornare i dati di fatturazione"!
A 63 anni, 2 anni prima di andare in pensione, ho dovuto imparare a gestire 3 programmi diversi di computer perché mi hanno costretta a cambiare sede di servizio: non li avevo mai usati perché nella struttura dove avevo prestato servizio fino a quel momento usavo altri software.
Ne ho imparato da sola l'uso giacché il Corso che mi era stato promesso in cambio del mio assenso non c'era... 
Però poter entrare nella Console Administration di questo Blog è diventato arduo non solo per me, ma anche per un Fisico del CNR che 50 anni fa costruiva l'hardware di un PC e ne scriveva il software per programmarlo.
Consiglio a Google Workspace di CAMBIARE IL SISTEMA SIA DI INGRESSO ALLA CONSOLE SIA DI PAGAMENTO perché non è umano ma per robot stupidi.
Se Software Manager, che hanno lavorato per il sistema Google, mi suggeriscono di creare una navigazione in incognito per 
poter accedere alla Console di Amministrazione dovreste rendervi conto che c'è qualcosa che NON VA nel vostro sistema.
Snellire, snellire!